Vincenzo Tessarin oggi ha barba e capelli brizzolati: ha cominciato a vivere nella fotografia a 18 anni, come apprendista di bottega per il fotografo del paese dove abitava e dove ha imparato la tecnica del mestiere, dallo sviluppo in camera oscura delle foto in bianco e nero in poi.
Una vita in giro per il mondo, da Ferrara a ovunque per catturare facce ed espressioni: di persone soprattutto ma anche quelle dei cavalli che ha incontrato, e da questo lungo viaggio è nato anche Progetto Pegaso.
“Il Progetto Pegaso è un long-term project che mi sta coinvolgendo da diversi anni” ha detto Tessarin. Che continua: “Durante questo periodo, in diversi viaggi, ho sempre cercato di ritrarre questo straordinario animale nel suo ambiente naturale, sia a contatto con l’essere umano, nel suo rapporto simbiotico, sia libero in un ambiente selvaggio. Dalla Patagonia argentina, passando per le terre vulcaniche dell’Islanda, agli altopiani del Kirghizistan. Dai bianchi destrieri sloveni di Lipica ai maestosi Shagya ungheresi, fino ai cavalli Maremmani della Toscana, ed ai cavallini della Giara in Sardegna.
Le immagini realizzate sono dittici composti da una foto che ritrae il Cavallo nel suo ambiente ed una foto dell’ambiente stesso dove vive. La ricca eredità simbolica e mitologica ha influenzato la percezione del Cavallo nella cultura contemporanea, ed è stata fonte di ispirazione per il Progetto Pegaso, cercando di rendere questo animale di grande bellezza e utilità, una potente icona culturale e spirituale”.
La mostra fotografica Progetto Pegaso sarà inaugurata oggi, 8 marzo alle ore 17 e sarà aperta sino al giorno 23 Marzo alla galleria dell’Istituto d’arte Dosso Dossi in via Bersaglieri del Po 25 – Ferrara.
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