Milano, 30 novembre 2018 – Chi scrive per voi da qualche anno convive con una patologia autoimmune di tipo raro, che si chiama Pemfigo: una gran scocciatura, che comporta l’assunzione di una quantità di cortisone, alcune cautele e regolari visite specialistiche.
L’ultima al reparto di Immunopatologia Cutanea del Ca’ Granda di Milano dalla dottoressa Simona Muratori: anamnesi, controllo di pile di esami…un po’ noioso senza un minimo di calore umano e chiacchiere, che grazie al Cielo fluiscono leggere rendendo il tutto addirittura piacevole: “Cosa fa lei di mestiere? ah, scrive, e di cosa?”…alla risposta “cavalli” vedo lo sguardo di uno degli specializzandi che si accende, un brillio breve ma intenso.
Un altro ippofilo? macché, mero interesse professionale: il giovane dottore mi parla infatti di un caso di studio su cui ha lavorato e che è stato reso noto alla comunità scientifica da una pubblicazione del 19 giungo 2017, a firma del prof. Stefano Veraldi, Giovanni Genovese e Andrea Peano.
Si trattava di un uomo di 47 anni che, montando abitualmente a pelo e in calzoncini corti, aveva contratto una rarissima forma di Tinea Corporis (volgarmente detta tigna) causata dal Trichophyton equinum: poi velocemente curato e guarito, ma insomma…la prossima estate tenetene conto, specialmente se vi capita di montare cavalli che non conoscete bene!
Per il resto, confermata la mia personale convinzione: i cavalli li ritrovi dappertutto, evviva.