Reggio Emilia, 15 marzo 2024 – È stato un viaggio straordinario, prima da amici e poi da autori, quello compiuto da Massimo Montanari dell’Asineria di Reggio insieme al batterista e disegnatore Gigi Cavalli Cocchi.
Che oggi dalle 10,30 alla libreria del Teatro presenteranno con firmacopie ‘A spasso con Nello in 10.000 passi’, guida narrata di Reggio Emilia, Incontri editrice.
L’inventore della città asinabile e l’illustratore hanno realizzato una passeggiata di 52 tappe che inizia dal ponte di San Pellegrino e che nel suo dispiegarsi comprende 360 disegni, per raccontare una Reggio – assicura Massimo, narratore – che nemmeno i reggiani conoscono.
«Un libro verità», lo definisce Gigi, che ha atteso 4 anni per vedere la luce e che finalmente questa settimana è fuori, frutto di una scintilla creativa fuori dal comune a cui si associa una documentazione circostanziata.
«E’ successo che mente ero in giro con i bambini a raccontare la città, nella visita guidata ‘Reggio Emilia meraviglia’, dove mi servo di filastrocche per trasmettere ai piccoli l’amore per Reggio, Gigi si è unito alla passeggiata e rendendosi conto che non aveva mai assistito a nulla di simile mi ha proposto di fare assolutamente un progetto insieme – spiega Montanari – L’idea era di realizzare una guida narrata dove il visitatore non scoprisse aspetti artistici – dentro la Ghiara c’è il Guercino, ecc. – ma la spettacolarità di una città strampalata come la nostra».
I reggiani sono mattacchioni, sostiene Montanari: «Abbiamo spostato il Crostolo due volte!»
«Lo dicono anche modenesi e parmigiani – continua Montanari – bonariamente, che siamo matti. La via Emilia è dritta, infatti, ma i portici sono storti come le traiettorie disegnate dai suoi abitanti». Il visitatore che si imbatte in questa guida trova tanti personaggi e aneddoti, come la signora che ha dato il nome al gusto di gelato Giovanna: «Sì, la signora Bigi, entrata un giorno nella gelateria dietro piazzetta di San Giovannino. – prosegue Montanari – E il rifugio reggiano della ex regina di Cipro, Kazakistan e Armenia, costretta a riparare in vicolo Trivelli dopo che i turchi avevano conquistato Cipro. Aveva trovato nelle mappe del suo casato la nostra città, avendo sposato un Visconti, e forse non sapevo dove altro nascondersi».
Ma ci sono anche i fratelli Goncourt, che nel loro Grand Tour italiano giungono qui e sentendosi rispondere dagli anziani del luogo «Sém a Rez», scrivono nel diario «Arriviamo in una caratteristica città di provincia, fra Modena e Parma: Arezzo».
Nessuna città ha mai avuto una guida così, insiste Massimo, che ha redatto un’appendice con le voci dello shopping da non mancare, fra cui Parmigiano Reggiano delle vacche rosse, tabarro e il Pescatore reggiano.
Una grossa parte ideativa condivisa con Cavalli Cocchi, che se non fosse stato per una comune amica, asinara delle Marche, non avrebbe assistito quel giorno alla particolare passeggiata guidata da Massimo.
A cui è seguito un caffè e la stesura di questo originale libro, con i luoghi geografici connessi alle case e ai personaggi che le hanno vissute.
«Un libro turistico a tutto tondo – dicono – in una veste grafica d’impatto».
Montanari si avvale della consulenza di Diego Menozzi dei Musei e Cavalli Cocchi reinterpreta i personaggi sulla base di dipinti e fotografie.
«Dopodiché ci siam detti c’è tutto quello che serve».
Di Lara Maria Ferrari