Martina Franca, 29 luglio 2020 – Quando si dice che l’unione fa la forza: e quando si tratta di associazionismo ancora di più, ovviamente.
L’Associazione Nazionale Allevatori Cavallo delle Murge ed Asino di Martina Franca, grazie al lavoro costante e all’impegno sincero del suo presidente Leonardo Fusillo e di tutto il suo consiglio, è riuscita a raggiungere lo storco riconoscimento che ancora le mancava: ottenere il riconoscimento giuridico, premessa indispensabile all’attribuzione del Libri di Razza dei due tipi equini che sono alla base della sua storia.
Cosa vuol dire questo? che la stragrande maggioranza degli allevatori di cavalli Murgesi è riuscita a individuare un motivo di orgoglio comune, qualcosa per cui vale la pena mettere da parte piccoli e grandi attriti personali (così comuni in quasi tutto il mondo allevatoriale, ahinoi) e impegnarsi davvero a fondo.
E gli allevatori di cavalli delle Murge e asini di Martina Franca sono gente davvero capace di superare difficoltà grandi: hanno portato sin qui, ai nostri giorni, due razze uniche per tipicità e legame con il loro territorio di origine.
Sono tra quelli, gli allevatori delle Murge, che nonostante gli anni di crisi e di carestia hanno mantenuto le fattrici di casa, le linee di sangue care alle loro famiglie.
Hanno traghettato questi magnifici cavalli, così preziosi nella loro integrità, e questi stupendi asini sino ai nostri giorni: un impegno che ha richiesto sacrifici, lavoro, impegno, fede e (perché no?) una buona dose di sanissima testardaggine.
E adesso si meritano questo traguardo, e altri: ad majora.
Di seguito il testo della lettera del presidente Leonardo Fusillo, di cui ammiriamo da sempre in modo incondizionato la capacità di tendere agli obiettivi comuni senza lasciarsi distrarre da piccole (o grandi) provocazioni.
…Con viva soddisfazione ed un pizzico di orgoglio, comunico che con provvedimento di S.E. il Prefetto di Taranto, l’A.N.A.M.F. – “Associazione Nazionale Allevatori Cavallo delle Murge ed Asino di Martina Franca” ha conseguito riconoscimento della personalità ed è stata iscritta nel Registro delle Persone giuridiche.
Una pagina di storia è stata finalmente compiuta; l’impegno di questo Consiglio e dei tanti che lo hanno preceduto ha trovato meritata gratificazione.
A nome dei soci, esprimo sincero ringraziamento a Sua Eccellenza il Prefetto Dott. Demetrio Martino ed ai funzionari della Prefettura, per la solerzia dimostrata, ancor più nel momento complicato, segnato dalle limitazioni imposte dall’emergenza epidemiologica.
Un ringraziamento particolare al Sindaco di Martina Franca, Dott. Franco Ancona, per il sostegno profuso come sempre per ogni nostra attività, e soprattutto per la sensibilità dimostrata, il contributo umano, gli incoraggiamenti e le esortazioni a proseguire nella tutela delle nostre Razze autoctone.
Grazie anche all’Assessore Bruno Maggi ed all’Amministrazione Comunale tutta, per avere condiviso il nostro impegno, aderendo altresì all’Associazione, come Socio sostenitore.
Un ultimo ringraziamento infine alla Confagricoltura di Taranto, unitasi nel perorare la nostra iniziativa.
Il ringraziamento più importante, tuttavia, ai soci tutti che hanno inteso finanziare l’Associazione, sottoscrivendo in pochissimi giorni ed in questo periodo così difficile, un capitale superiore ad Euro 50.000,00.
Insieme con il Direttivo, sono grato per la fiducia e la condivisione di questo progetto.
Tutto questo è però soltanto un punto di inizio.
Il riconoscimento giuridico è, infatti, la conditio sine qua non per raggiungere l’obiettivo storico di questa Associazione.
Il traguardo è conseguire attribuzione della gestione dei Libri di Razza, per la quale è già stata predisposta la documentazione ed è imminente il deposito presso il Ministero delle Politiche agricole.
Ricordo che la nostra Associazione, pur essendo l’Associazione Nazionale di Razza, non ha mai potuto gestire i Libri e quindi le scelte fondamentali, dovendo subire le decisioni di altri, come più volte pubblicamente rappresentato.
I Libri sono stati affidati per decenni all’AIA e, da ultimo, in via auspicabilmente provvisoria ad Associazione di altra Razza con sede al Nord.
L’invito che rivolgiamo a tutte le Istituzioni è, pertanto, di sostenere questo obiettivo nell’interesse del Territorio.
È tempo che la guida di queste Razze giunga nelle mani di chi vi ha dato origine e da sempre le conserva.
La storia di questi allevatori risale agli Anni ‘20, al riconoscimento governativo delle Razze ed alla costituzione della prima Associazione, dalla quale si è poi originata nei più recenti Anni ‘90, la odierna ANAMF.
Tornano alla memoria i sacrifici di pochi negli anni più difficili, le discussioni accese, il Foro Boario di Martina Franca, i successi più recenti, la presenza alle manifestazioni di prestigio.
Ancora oggi, l’A.N.A.M.F., annovera la stragrande maggioranza di allevatori e di soggetti.
Auspico il coinvolgimento di tutti”.
E’ stata una lunga strada quella verso il riconoscimento giuridico: continuiamo così.