Perugia, 2 novembre 2016 – La protezione civile della Regione Umbria ha organizzato il primo novembre una colonna mobile che ha raggiunto Castelluccio di Norcia, attraverso una strada sterrata percorribile solo con fuoristrada in circa un’ora e mezzo. Determinante per percorrere l’unica strada possibile per recarsi a Castelluccio è stato l’operato del Soccorso alpino che sha assicuratoo il collegamento via terra con la frazione nursina e che da giorni, fin dal primo momento dopo l’aggravarsi dell’emergenza a causa delle nuove scosse di terremoto, ha garantito e garantisce, insieme al Corpo forestale dello Stato, il trasporto di alimenti, medicinali e quanto altro necessario per le persone rimaste ancora nel paese e per il bestiame. I responsabili della protezione civile regionale hanno accompagnato a Castelluccio un gruppo di abitanti che avevano scelto nei giorni scorsi di trasferirsi a Norcia e che oggi hanno potuto così verificare la situazione delle loro abitazioni e attività. A Castelluccio, la protezione civile della Regione ha incontrato i componenti dei sei nuclei familiari, in tutto una quindicina di persone, che avevano finora deciso di non spostarsi per non abbandonare il bestiame: complessivamente 600 pecore, 100 bovini e una quarantina di cavalli. A loro è stato prospettato un piano per il trasferimento degli animali in un luogo sicuro, in parte con camion mentre per le greggi in transumanza. Verranno definiti i dettagli e anche gli ultimi abitanti rimasti in paese potranno essere alloggiati altrove, «con una soluzione più confortevole e sicura – spiega la Regione – sia per le persone sia per il bestiame, continuando la propria attività».
La giornata è stata proficua anche per risolvere le problematiche relative ad elettricità ed acqua. Della colonna mobile hanno infatti fatto parte anche tecnici dell’Enel, che hanno provveduto agli allacci necessari, mentre con Vus-Valle Umbra Servizi si è verificata la questione degli allacci dell’acqua (mercoledì 2 novembre, la Vus vi provvederà), non tanto per gli abitanti rimasti ai quali è stata portata con i soccorsi quotidiani, ma per abbeverare gli animali finché non saranno messi al sicuro. L’obiettivo è quello di accelerare tutte le operazioni necessarie per dare la migliore assistenza a tutti gli abitanti prima che si aggravino le condizioni climatiche con la stagione invernale.
Fonte: Regione Umbria & Ansa