Bologna, 15 gennaio 2025 – I cavalli sardi sono di tempra forte, questo si è sempre saputo. Ma che uno di loro abbia vissuto addirittura 52 anni sembra letteralmente incredibile… !
Eppure il Cavallo Italiano (la rivista della Fise uscita dal 1923 – per la Società per il Cavallo Italiano da Sella – al 1971) nel numero di gennaio 1953 pubblica la fotografia che vedete riproposta qui in cui si vede Topolino libero in paddock, raccontando che «nel 1920, con la riduzione dei Reggimenti di Cavalleria, questo cavallo di origine sarda a nome Topolino seguì la sorte dei moltissimi cavalli eccedenti al bisogno militare e fu venduto all’asta dal Reggimento Cavalleggeri di Monferrato. Passato nelle mani di diversi proprietari, un negoziante milanese lo vendette nel 1927 al nobile Aldo Fenaroli, zio dell’attuale proprietario (siamo nel 1953, n.d.r.) nob. Alessandro. Cavallo di fibra eccezionale, partecipò per oltre un ventennio a tutti i percorsi che la “Società Bresciana dei Percorsi a Cavallo in Campagna” organizzava settimanalmente in terreni non sempre facili, e fu inoltre un ottimo cavallo di bilancia al tiro a quattro del suo appassionato proprietario. Ora è pensionato e vive in paddock nella villa Fenaroli di Fantecolo, con tutto il brio di un cavallo in buona età, ancora in grado di rendere utili servizi alla domatrice. Dalla lettera di rimonta “T” (dell’anteguerra 1915), il cavallo è nato in Sardegna nel 1908, conta perciò 44 anni suonati e con il 1953 è entrato nel XI lustro di età».
Basterebbero questi 44 anni per lasciare sbalorditi e increduli, ma Topolino in realtà ha nutrito progetti ben più… audaci, tanto che il Cavallo Italiano gli dedica un breve articolo nel numero di gennaio/febbraio 1961 annunciandone la scomparsa avvenuta nell’ottobre del 1960: dunque a ben 52 anni… ! «Il buon Topolino», si legge, «del quale abbiamo già avuto occasione di scrivere su queste colonne nel primo numero del 1953, pur non avendo fatto nella sua lunga vita che il suo onesto dovere, è passato ora alla storia per aver raggiunto, in ancor buone condizioni, un’età che rappresenta un vero primato».