Udine, 25 gennaio 2021 – Premessa: il pony sta benissimo, a parte l’irritazione di sentirsi alleggerito di parte della sua bellezza.
Ma il gesto che ha fatto qualche sconosciuto tagliando la criniera a due pony dell’agriturismo Randis, in Carnia, è comunque inqualificabile.
Perché un ladro è un ladro, anche se ruba una nocciolina: in questo caso ha portato via dopo averli tagliati la criniera e il ciuffo di cui era orgoglioso proprietario il pony Cappuccino, e parte di quella del suo collega Toio.
Cappuccino e Toio con Caramello e Oreste sono i ponies che si occupano dell’avvicinamento al mondo equestre dei bambini che frequentano il centro ippico dell’agriturismo Randis: quattro piccoli, simpatici, giocherelloni e gentili p.r. del mondo dell’equitazione.
Che lo sappiamo tutti, sono i primi approcci che contano tanto e danno il “la” a tante passioni che durano una vita.
Qualcuno, non si sa chi, ha pensato bene di entrare di soppiatto nel loro recinto 4 giorni fa, probabilmente di notte.
E con un paio di forbici ha fatto scempio della fluentissima criniera di Caramello, ciuffo compreso, tagliandola a una spanna dalla radice.
Toio, che ha un carattere meno paziente di Caramello, evidentemente si è sottratto agli sconosciuti che con lui non sono riusciti a portare a termine l’operazione vandalica.
Perché di vandalismo si tratta.
E il vandalismo è fatto di mancanza di rispetto, di ignoranza, della totale mancanza di capacità di riempire le proprie giornate di cose positive.
Che così, pur di riempirle, si fa una cretinata.
Rispetto, manca il rispetto: il rispetto per l’altro, che sia una persona un agriturismo o un pony non fa differenza, chi rispetta il prossimo lo fa in tutte le sue forme.
Che poi cosa ci faranno con quei crini?
Trappole per uccelli, maschere tradizionali (vedi i krampus, che ahinoi stanno somigliando sempre più agli orchi cinematografici di tolkeniana memoria), braccialetti in stile western: le ipotesi sono tante.
L’unica cosa sicura è che chi ha tagliato la criniera di Cappuccino e Toio è una persona che ancora non ha capito molte cose della vita: ci dispiace per lui.
Perché le criniere ricrescono, ci vuole un po’ di tempo ma ricrescono: per diventare persone compiute invece il percorso è molto, molto più lungo.
Anche se in un angolo della testa ci rimane un retro-pensiero: chissà se chi gliela ha portata via non volesse in qualche modo portarsi a casa la bellezza, il fascino di Cappuccino?
Come quando da bambini si porta via un sassolino da un posto bellissimo, per ricordarlo e avere l’illusione di possederlo.
Cappuccino comunque è un po’ scocciato da questa diminuzione dell’impatto scenografico della sua immagine: e questo è una prova ulteriore del fatto che i cavalli hanno capacità di riflessione, e certi pony sono molto più intelligenti di certe persone.
Ma tant’è, facciamocene una ragione Cappuccino carissimo: i cavalli sono sempre perfetti, gli umani molto meno.
Qui la fonte della notizia, da il Messaggero veneto e qui una nostra notizia da Udine sempre a tema equestre