Milano, 6 dicembre 2023 – Ci sono persone che fanno epoca, e segnano un prima e un dopo il loro passagio su quesra terra.
Uno di loro, per noi, è certamente Norman Thelwell: il geniale creatore di Penelope e di tutti i meravigliosi pony Shetland, sublimati in un meraviglioso tripudio di criniere ispide, code indomabili e groppe doppie tonde ad libitum.
Thelwell era nato nel maggio del 1923, mostrando sin da bambino una buona mano nel disegno.
Dopo il percorso di studi terminato al Liverpool College of Art insegnò design e illustrazione. Iniziò così una collaborazione con la rivista satirica Punch, molto diffusa, dove poteva occuparsi dei suoi temi preferiti, tra cui l’amore per la campagna inglese.
Fu dopo aver pubblicato un paesaggio con pony che i lettori chiesero alla direzione del Punch più vignette che avessero per protagonista i suoi pony.
E’ così che nacque la fortunatissima serie cominciata con ‘Angeli in sella‘ nel 1957.
Piccoli volumi dove l’ironia fulminante nel descrivere la vita di campagna inglese e i pony-club è addolcita dai personaggi diventati parte della memoria visiva di tante generazioni.
Le ultime, ahinoi, hanno negli occhi e riconoscono come ‘classici’ i disegni di Thelwell, ma non sanno più a chi riferirli.
Cogliamo l’occasione per festeggiare anche noi l’anno di Thelwell e ricordare che esistono questi volumetti: preziosi, irresistibili, pieni di verità equestri.
Perché ogni boomer appassionato di cavalli da bambino avrebbe voluto vivere in quel mondo lì, quello di Norman Thelwell.
Da notare che Thelweel non fu soltanto disegnatore di fumetti: era un ottimo pittore di paesaggi e illustratore.
Tra le sue opere più conosciute le copertine delle prome edizioni di un altro mito della cultura country inglese: i primi sei libri di James Herriot.
Herriot è il veterinario-scrittore cui si devono legioni di laureati in veterinaria dello scorso secolo…ma questa è un’altra storia, sono altri libri.