Bologna, martedì 7 novembre 2023 – E’ nato il 22 agosto 1922. Dunque ha compiuto 101 anni quest’estate. Ha cominciato a montare a cavallo da bambino: l’ultima vittoria in sella l’ha conquistata a 71 anni. Dice: “Oggi leggere le email mi è un po’ difficile perché la mia vista non è più tanto buona. E poi non monto nemmeno più a cavallo perché l’equilibrio non è più quello di una volta…”.
William de Rham è il più anziano cavaliere svizzero tra quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi di salto ostacoli: per lui quelle di Stoccolma nel 1956, in sella a Va Vite, con il 19° posto individuale (ex aequo con il britannico Peter Robeson su Scorchin) e il 9° a squadre insieme ad Alexander Stoffel su Bricole e a Marc Buechler su Duroc. Le Olimpiadi segnate dalla vittoria del tedesco Hans Guenter Winkler su Halla davanti ai fratelli d’Inzeo, Raimondo argento su Merano e Piero bronzo su Uruguay (e l’Italia medaglia d’argento con anche Salvatore Oppes su Pagoro).
Va Vite è stato il cavallo più importante della carriera sportiva di William de Rham: “L’ho acquistato subito dopo la guerra da un contadino in Francia per mille franchi svizzeri. Era un eccellente cavallo che aveva un gran carattere, generosità e gran voglia di lavorare con me. Mi ha dato tutto, e io sapevo esattamente cosa dovevo fare per ottenere il meglio da lui in gara”.
William de Rham lo scorso ottobre è stato invitato a firmare il Muro Olimpico (Olympic Wall) a Losanna alla Olympic House (lo vediamo nella foto di destra). Lui lo ha fatto ovviamente con grande gioia. Ma non ha scritto solo il suo nome, no: lui ha scritto William de Rham Va Vite… “Perché sorprendersi? Lui e io eravamo una squadra, dopo tutto”.
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