Budapest, 5 ottobre 2021 – Le divise non sono tutte esattamente le stesse del secolo passato: e per fortuna, viene da pensare, visto che la teatralità dei fantini è chiaramente indice di qualcosa abbastanza lontano dal rigore militare.
Ma in quanto a scatenarsi al galoppo questi Ussari moderni non sono da meno dei loro antenati.
L’occasione è data dal National Gallop, un evento organizzato in Ungheria quest’anno ormai per la 14° volta.
L’intenzione è quella di unire cultura, turismo, gastronomia, storia e tradizioni tipicamente ungheresi. I cavalli, quindi, sono gli attori principali di elezione in questa terra di cavalieri, csikos e carrozze.
Le qualificazioni si sono tenute in 15 diverse città, la finale è andata in scena nella Piazza degli Eroi di Budapest: i partecipanti si sono sfidati in diverse classi e categorie, ma tutti con la stessa carica agonistica.
Tornata a questa edizione dopo diversi anni la Corsa delle Celebrità, i cui premi sono assegnati in beneficenza.
Nulla da dire invece sulla bellezza della montura di Tibor Szekely, da anni Comandante in Capo del National Gallop – e di tutti i suoi Ussari, ovviamente.
Da Wikipedia: L’ussaro (pronuncia “ùssaro”, in italiano letterario) è un militare facente parte di un’unità di cavalleria leggera.
Il termine, anche Ussero, pl. Usseri, citato più volte da Tolstoj, importato dal francese hussard, è di origine ungherese: un huszár era un cavaliere dell’esercito magiaro (un’etimologia popolare lo accostava a húsz “venti”, dato che in Ungheria nel periodo rinascimentale una recluta su venti dell’esercito veniva destinata alla cavalleria); questo nome è di origine serbo, da gȕsār “pirata”, a sua volta proveniente dal greco bizantino Χω(ν) σάριος chō(n)sários “brigante”.[1][2]