New York, 19 dicembre 2019 – Joseph Seals faceva il poliziotto ed è stato ucciso il 10 dicembre scorso dopo aver cercato di fermare due sospetti vicino ad un cimitero di Jersey City, che hanno poi continuato la sparatoria in un vicino negozio kosher: 6 morti il bilancio totale dell’attentato si presume di probabile matrice anti-semita, tra cui due degli attentatori.
Jospeh Seals aveva 40 anni, 5 figli, un secondo lavoro come piastrellista che gli serviva per arrotondare le entrate, e una menzione al merito per il coraggio dimostrato sul lavoro: era considerato un tranquillo e affettuoso padre di famiglia dai vicini, un gran lavoratore.
Gli sono stati tributati gli onori militari dei più alti gradi militari, da quello di colonnello su fino al Presidente degli Stati Uniti: compreso il cavallo sellato ma senza cavaliere, con gli stivali infilati al contrario nelle staffe che segue il carro funebre con la cassa del defunto, su cui poggia il suo berretto militare.
Ma l’usanza del riderless horse è ormai familiare anche ai nostri occhi, per averlo visto in tanti reportage giornalistici e qualche film: sembra che sia stata ispirata dall’usanza dei cavalieri mongoli di sacrificare il cavallo di un prode guerriero perché potesse così servirlo anche nell’altra vita, e comunque raffigura perfettamente l’idea di un cavaliere che non potrà mai più risalire in sella.
Il primo americano che ebbe questo onore fu Alexander Hamilton, segretario del Tesoro nel 1795: lo storico Ron Chernow scrisse che la bara di Hamilton era seguita dal suo cavallo grigio, con gli stivali (completi di speroni) del suo defunto cavaliere infilati al contrario nelle staffe, mentre Abramo Lincoln fu il primo presidente ad essere omaggiato anche con questo particolare onore e venne seguito dal proprio cavallo personale, Old Bob.
Anche George Washington, primo tra i presidenti Usa, ebbe il suo cavallo a seguire il proprio feretro, che in quel caso portava però solamente la sua sella personale, le sue pistole e le sue fondine.
Il significato degli stivali al contrario sarebbe quello di rappresentare il comandante caduto mentre guarda, per l’ultima volta, le sue truppe che lo seguono.
Da notare che ci sono stati cavalli particolarmente celebri ad interpretare questo ruolo in modo, potremmo dire, professionale: come Black Jack, un derivato Morgan che seguì i feretri dei presidenti Usa John F.Kennedy, Herbert Hoover, Lyndon Johnson e del generale Douglas MacArthur.
Black Jack era nato nel 1947 e fu l’ultimo dei cavalli del Quartermaster Corp ad essere marchiato a fuoco con il ferro dell’esercito americano e il numero di matricola, che per lui era il 2V56: morì nel 1976 ed è stato sepolto, con tutti gli onori, sul campo di parata di Fort Myer, la sua casa per tanti anni.