Siena, 21 agosto 2022 – Senza scomodare la mitica Gaudenzia, che appartiene ad un’epoca precedente, gli anni sessanta furono il tempo anche della rivoluzione al femminile non solo nella moda e nei diritti, ma anche nel mondo del Palio.
Capitane e priore vittoriose e tante ed importanti soggetti al femminile anche fra i cavalli vincitori.
Diciamo che se la battevano tranquillamente con i colleghi maschi: chi non ricorda le imprese di Beatrice, Arianna, Topolona, Sambrina, Selvaggia, Salomè de Mores, Uberta de Mores e molte altre.
La vittoria recentissima di Violenta Da Clodia ci porta invece in un’epoca paliesca votata al maschile.
Era infatti l’unica femmina fra i dieci di agosto, ed ha mostrato tutto il suo valore e tutta la sua oggettiva superiorità, almeno per come sono andate le cose in questa carriera.
Diciamo che negli anni duemila la presenza al femminile si è un po’ diradata.
Eppure al secondo posto per vittorie, dopo il re Berio, c’è Fedora Saura che ha vinto tre volte.
Nonostante il numero inferiore sono passate alla storia Morosita Prima e Preziosa Penelope con due vittorie, mentre con una troviamo Alesandra, Sarbana e la stessa Violenta.
Certo, numero inferiore ma che credo talvolta sia dovuta al caso e non ad altro.
Probabilmente ci sono anche ragioni di gestione più difficile, dovute al genere.
Intanto come non mettere in evidenza proprio la femmina che mette tutti i maschietti in riga, parte fra i primi e va a fare il record della piazza.
Il che significa che le forze perlomeno si equivalgono.
Anche la media di genere per Giovanni Atzeni detto Tittia è in questa linea di proporzioni degli anni duemila: su nove vittorie riportate tre sono con cavalle, proprio con l’attuale regina della piazza, Fedora Saura e Morosita Prima.
Certo che va data l’opportunità di farsi valere ed è l’ora di farla finita con la cosiddetta ‘manifesta superiorità’.
Se possiamo paragonare la carriera di Violenta ad altre regine di un altro palio, lo possiamo fare ad esempio con Uberta de Mores, grande cavalla che ha corso fra due decenni.
Anche lei non ha vinto all’esordio ma le fu dato tempo per esprimere tutta la sua forza e precisione, con quattro vittorie fra il 1958 e il 1962, con un epilogo nella Civetta in cui andò molto vicino al quinto successo.
Ma gli eroi, e le eroine, per mostrare quello che sono, devono avere spazio e tempo.
Raggiungerà i dieci anni nel 2023 ed avrebbe tutto il tempo per dimostrarlo.
Agenzia Monrif di Massimo Biliorsi, qui un approfondimento da Il Fatto Quotidiano sui cavalli del Palio di cui Cavallo Magazine vi ha parlato anche qui