Manama (BRN), 19 novembre 2018 – Il futuro dei World Equestrian Games, l’evento Mondiale degli sport equestri Fei, era fra i topic dell’assemblea generale della federazione equestre internazionale in corso di svolgimento (Manama, 16-20 Novembre). Nessuna candidatura o “offerta realistica”, in accordo con il comunicato stampa delle Fei, per l’edizione Weg del 2022, sebbene siano state lanciate due gare di appalto per l’evento che assegna oltre al titolo iridato per le discipline attacchi, volteggio, reining, endurance, dressage, completo, paradressage e salto ostacoli, i pass “squadre” per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 delle discipline olimpiche in seno alla Fei – salto ostacoli, dressage, completo e paradressage -.
“Di conseguenza – aggiunge il comunicato Fei – l’Ufficio di Presidenza ha approvato all’unanimità l’apertura di procedure di gare di appalto per ogni singolo campionato mondiale per il 2022 ma con preferenza per le offerte multidisciplinari. L’Ufficio ha convenuto che i campionati del mondo Dressage e Paradressage devono essere concomitanti“.
“Il Presidente Fei – ndr Ingmar de Vos – ha sottolineato che questo non significa necessariamente la fine dei FEI World Equestrian Games e le eventuali offerte per aggiudicarsi l’organizzazione dell’evento saranno prese in considerazione” ma il timing per l’organizzazione dell’evento richiede una cronologia ben precisa e i tempi sono ormai ridotti per la buona riuscita dell’evento del 2022.
Quindi la storia dei World Equestrian Games, cominciata nel 1990 a Stoccolma, passata per Den Haag (NED) nel 1994, Roma nel 1998, Jerez de la Frontera (ESP) nel 2002, Aachen (GER) nel 2006, Lexington (USA) nel 2010, Caen (FRA) nel 2014 e Tryon nel 2018, pare che sia alla fine anche per l’impegno economico che comporta l’evento. Nel suo cammino due edizioni hanno registrato il forfait, Dublino 1998 rimpiazzato da Roma – e Bromont 2018 rimpiazzato da Tryon.