Peshawar, 27 luglio 2023 – Il primo mese del calendario islamico, Muharram, coincide con una festa molto sentita dai musulmani sciiti: quella dell’Ashura.
Il protagonista è sempre un grigio che simboleggia Zuljanah, il cavallo dell’Imam Husayn, nipote del Profeta Maometto.
Zuljanah apparteneva a Husayn ibn Ali, ed era stato allevato e cresciuto da Maometto in persona.
Era molto famoso già in vita per la sua forza, resistenza e devozione verso il suo cavaliere.
Che si dice abbia protetto con il suo corpo durante la battaglia di Karbala, combattuta in quello che oggi è Iraq nel settimo secolo. E dove una freccia lo colpì, ferendolo gravemente.
Nonostante il valore di Zuljanah, Husayn ibn Ali morì sul campo e il cavallo sanguinante tornò all’accampamento della sua famiglia da solo, con la sella vuota, avvertendoli così dei nemici che stavano arrivando.
Per questo ancora oggi, durante la processione di Muharram, i devoti musulmani onorano un cavallo grigio senza cavaliere, vestito dei più bei finimenti, che rappresenta lo storico sacrificio di Zulianah e Husayn.
In realtà le conseguenze di quella antica battaglia sono state diverse e storicamente importanti per quello che riguarda la storia dei musulmani: ma a noi, come al solito, interessano i cavalli!
E i Purosangue Arabi, lo sapete anche voi, sono i cavalli per eccellenza: puri come il deserto, per l’appunto.