Aquisgrana, 20 luglio 2017 – Il CHIO di Aquisgrana è uno dei più prestigiosi appuntamenti dello show jumping mondiale, a prescindere da qualsiasi ragionamento di marketing pubblicitario: una grande festa per l’equitazione che può contare su un pubblico competente ed appassionatissimo, che è lì per godersi sport e cavalli.
Tanti cavalli, tutti i cavalli e non solo quelli atleti: come questo splendido Frisone, uno dei protagonisti dello spettacolo della cerimonia di apertura che portava dipinta sul mantello una riproduzione dei “Girasoli” di Vincent van Gogh, l’artista olandese i cui quadri raggiungono regolaramente i top-price delle aste d’arte mondiali. Da notare che van Gogh quando nelle sue opere ha rappresentato gli equini era per esprimere la fatica del vivere e del lavoro, disegnando asini e vecchi ronzini.
Come mai tanta Olanda ad Aquisgrana? ma perché il Regno dei Paesi Bassi è il paese partner dello CHIO, legato a doppio filo con la Germania da radici storiche ed equestri. Anche per questo la musica della cerimonia di apertura è affidata alla Hermes House Band, una delle più famose d’Olanda che per altro così accompagnerà anche Jeroen Dubbeldam, il cavaliere orange attuale campione del mondo ed europeo che è stato uno dei punti forti della cerimonia di apertura.
Giusto per una coincidenza di date: quando nel 1898 veniva fondata la società Aachen-Laurensberger Rennverein, organizzatrice del concorso, in Olanda saliva al trono l’amatissima e giovane regina Wilhelmina (18 anni e avi per un terzo tedeschi).
Uno dei regali che ricevette in quell’occasione fu il Créme Caleche, costruito dalla ditta Hermans e donatole dalla madre Emma: uno squisito legno con decorazioni dorate cui vengono attaccati 6 cavalli guidati à la Daumont, cioè con i cavalli di sinistra di orgni pariglia montati da un postiglione.