Catania, 23 settembre 2016 – Mancavano solo loro all’appello, lo Young Driver Gabriele Grasso e il suo Indo: con questo equipaggio vi abbiamo presentato tutti i componenti della squadra azzurra che da ieri sono in gara ai Campionati Europei Attacchi Youth 2016 di Schildau, in Germania.
Gabriele è di Catania, ha diciotto anni e una passione grande così per il suo cavallo, Indo 18: sentite come ce lo racconta: impossibile non sentire il bellissimo legame che li unisce.
“Indo è un KWPN di 18 anni, olandese: lo ha comprato mio papa Antonio Grasso ( che mi accompagnerà in Germania come groom) 11 anni fa.
L’ha preso quando aveva 6 anni, all’inizio lo guidava solo lui: un cavallo molto difficile da capire ma con tantissima esperienza, dopo qualche anno papà ha smesso di gareggiare perché abitando in Sicilia è molto difficile fare un viaggio di mille chilometri quasi ogni weekend…purtroppo il circuito gare degli attacchi è sviluppato più al nord che da noi.
Cosi ho approfittato per cominciare a guidarlo io, ed ogni volta che uscivo con lui in carrozza mi divertivo troppo. Stavamo fuori due, tre ore, il tempo volava quando eravamo assieme, vedevo che a lui piacevae allo stesso tempo quasi involontariamente imparavo tante cose nuove;
Insomma assieme ne abbiamo passate tante, ma finalmente dopo parecchi anni (secondo me anche un po tardi, ma comunque…) mio papà si rende conto che lo guido con una certa sicurezza.
Quindi decide di mandarci su al nord a fare qualche gara, all’eta di 18 anni per Indo e 17 io.
Incominciammo quindi a gareggiare e siamo riusciti a fare bene da subito, guadagnandoci così la convocazione a questi Europei.
Lui in questo periodo e stato in parecchie scuderie, un po’ a Bergamo da Francesco Mattavelli e un po’ a Pavia dai Tosi: qualche giorno prima delle competizioni salgo anche io dalla Sicilia e lo riprendo in mano, poi via in gara.
Quando torno da lui lo porto sempre a mangiare un sacco di erba, lui ne va pazzo ma la mangia solo se lo porto io: sennò non sta fermo e vuole andare al box.
Anche attaccato hala sua personalità: lo hanno guidato tante persone per tenerlo in allenamento, ma mi dicono tutti che in quelle occasioni è sempre un po’ nervoso.
Io invece ogni volta che lo guido ho i brividi, perché scopro sempre qualcosa di nuovo: questa cosa mi piace un sacco, è un cavallo che mi ha sempre stupito e non smetterà mai di farlo.
Mi ha sempre dato il cuore su tutto su tutte le gare, tutte le maratone lunghe o corte che siano: spero di avere una lunga carriera con questo cavallo anche perché ha 18 anni, ma ogni volta che lo ritrovo mi sembra che ringiovanisca sempre“.