Vicenza, 20 settembre 2016 – A Schildau, in Germania, si stanno scaldando in vista dei Campionati Europei Fei 2016 per Giovani Guidatori 80 equipaggi di 12 nazioni: cerchiamo di conoscere più da vicino i nostri portacolori, che a loro volta ci racconteranno chi sono i loro compagni di gara, i pony e i cavalli che divideranno con loro le emozioni di questa avventura europea.
Oggi sarà lo Young Driver Ray Lunardon a presentarci la sua Dancing Diamond: Ray ha 16 anni, sarà accompagnato dal padre ed istruttore Flavio che gli farà da groom (e che sarà abbastanza impegnato, visto che anche la figlia Jasmine è convocata a Schildau nella nazionale azzurra!) e supportato dalla Bordignon Stefano Meccanica di Precisione, suo sponsor.
Ray guida dall’età di 8 anni, ha vinto i campionati regionali 2016 ed è arrivato 5° ai CAN 2016 di St. Margarethen (Austria), ha anche montato a cavallo ma adesso si dedica esclusivamente alle redini lunghe: è decisamente ipercritico verso se stesso, ci sembra…ma la pignoleria non è mai stata un difetto, specialmente per chi attacca.
“Sono qui a presentarvi la mia compagna di gara per i prossimi europei, che si terranno a Schildau.
La mia cavalla si chiama Dancing Diamond, è una KWPN baia di soli otto anni.
Fisicamente non è molto alta, ha un mantello baio con due balzane anteriori basse, due balzane posteriori che toccano la punta dei garretti e una lunga lista bianca posta al centro del muso.
Ho iniziato ad attaccarla circa un anno fa, subito dopo aver partecipato alla scorsa edizione degli europei govanili in Polonia, e dovendo passare dal pony al cavallo per poter fare un passo avanti, provai la sorella di Diamond, che purtroppo essendo ancora molto giovane dovetti tralasciare.
Presi Diamond, o come la chiamiamo noi “DD”, per potermi preparare alle gare in prossimità delle competizioni più importanti.
Inizialmente non riuscivo a stabilire un buon rapporto con la cavalla, ci provavo ma il binomio non era affiatato. Avendo sempre avuto un pony, passare al cavallo era complicato, cambiava molto ed io, essendo comunque molto giovane e un po’ irruento non riuscivo a non andar contro alla cavalla.
Non riuscivo a fare una gara che mi andasse bene in tutto e per tutto, anche se i risultati spesso inducevano a pensare ad una buonissima gara ma mi sentivo di non aver dato il massimo, anzi spesso avevo l’impressione che i voti mi fossero stati regalati da quanto brutte mi sembravano le prove, cosa mi succede ancora adesso.
L’ultimo internazionale che ho fatto è stato quello in Austria con tutta la squadra Giovanile Italiana: pensavo che non sarei riuscito a fare niente.
Fortunatamente la prima prova mi è andata molto bene, ero contento finalmente che io e la mia cavalla avessimo trovato un modo per poter collaborare ma dovevo ancora stabilizzare quel rapporto.
Dalla prima gara fino ad ora, ho continuamente cercato un metodo diverso per far andare bene ogni allenamento, ogni giorno cercavo sempre di più di cambiare il mio rapporto con lei, e spesso riuscivo nel mio intento.
Ma si sa, chi conosce bene i KWPN sosterrà il fatto che basta solo una foglia in mezzo al campo, per farli andare fuori di testa, e per rimetterli in ordine ci vuole la bacchetta magica.
Ho sempre pensato che non sarei riuscito a fare granché con lei, non mi sentivo ancora pronto per un soggetto di queta caratura: ma grazie alla penultima gara ho scoperto di poter fare un punteggio tale da poter rimanere alto nelle classifiche internazionali, e dato che non bisogna mai perdere le speranze so che ai campionati giovanili posso dare il massimo, e perché non provarci?
In fondo, anche dopo molti più anni dei miei passati in mezzo ai cavalli non si smette mai di imparare e cercare di capire come creare quel rapporto così speciale con il proprio equino: io e DD ci stiamo lavorando“.
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