Perugia, 3 settembre 2018 – Un pomeriggio di musica e cavalli quello di ieri allo Spazio Kossuth di Città della Pieve: grazie alla disponibilità del Maestro Alfredo Arcobelli, musicista e 1°corno, dopo il concerto in memoria di Wolfgang Alexander Kossuth di sabato sera al teatro degli Avvaloranti c’è stata la possibilità di regalare agli appassionati una vera e propria lezione di corno nel chiostro di Palazzo Vescovile.
Storia, origini, dettagli tecnici e curiosità storico-filologiche: Arcobelli ha parlato a ruota libera e suonato il suo corno per sottolineare e farne capire la personalità, le caratteristiche e le potenzialità espressive.
Filo conduttore dell’incontro la Chasse à Courre e le sue musiche, i segnali codificati che venivano strasmessi per tramite dei corni e raccontavano ogni fase della giornata venatoria ai cavalieri partecipanti, dal benvenuto al ritorno a casa: è da quel mondo che viene l’antenato del corno moderno, ed è da lì che si porta dietro suggestioni e atmosfere potenti che riescono ad arrivare sino a noi anche oggi.
Ulteriore e per noi interessantissimo excursus, molto apprezzato dal pubblico presente, quello che il Maestro Arcobelli ha dedicato ai segnali da carrozza usati dai postiglioni dei servizi postali e trasporto persone: grazie ad uno dei libri della Biblioteca Equestre dell’Associazione PieveCavalli (Das Luxus Fuhrwerk del barone Wrangel, 1898) che riporta le righe di musica di alcune armonie abbiamo potuto riascoltare i segnali dei partenza, richiesta di strada, cambio cavalli e così via.
Da notare che la varietà di informazioni che si trasmettevano in questo modo era davvero vastissima: ad esempio si potevano dettagliare il numero dei cavalli da cambiare, quello delle diligenze in arrivo, chiedere aiuto ed avvertire di un incidente e gli arrivi di corse speciali.
Interessante poi la contaminazione tra il mondo reale e quello delle opere sinfoniche: nella Terza Sinfonia di Mahler come nella Deutsche Tanz di Beethoven e Die Post in Winterreise di Schubert potete sentire l’eco di questi ottoni che richiamano i toni utlizzati dai postiglioni, passati per la loro capacità di richiamare ambienti e situazioni dall’uso comune nella vita quotidiana alle armonie della musica colta.
Come dicono sempre gli amici di PieveCavalli, i cavalli ti portano dappertutto…anche nel mondo incantato delle armonie musicali, grazie a quello strumento così speciale (e così equestre!) che è il corno.