Bassano del Grappa, 3 ottobre 2016 – Che sia stata una esperienza fondamentale per loro lo possiamo capire anche dalla voglia che hanno di raccontarcela: stiamo parlando dei nostri giovanissimi azzurri degli attacchi, reduci dal Campionato Europeo Giovani Guidatori 2016 di Schildau, in Germania.
E a noi piace dar loro voce: perché è bello che i ragazzi abbiano voglia di fermarsi a riflettere, ed è ancora più bello entrare dentro la loro testa e il loro cuore, e vedere cosa hanno portato a casa, oltre a coccarde e souvenir.
Oggi vi riportiamo le parole di Jasmine Lunardon, che con il suo Rajà ha gareggiato nella categoria Junior sfiorando il podio per soli 3 punti. Una delusione? macché: sentite cosa ne pensa lei.
“Molti mi chiedono se sono più felice per il quarto posto o più delusa per la medaglia di bronzo persa” attacca Jasmine, “la verità è che questo è stato il MIO europeo, e con tanto lavoro e tanta preparazione l’ho affrontato nel migliore dei modi.
Dopo una splendida prova di dressage in cui sono riuscita a dimostrare a me stessa e a tutti il grande binomio che si è formato tra me e Rajà, ho affrontato la prova di maratona il più serenamente possibile e, senza rischiare troppo, ho chiuso la seconda prova in quindicesima posizione, firmando il sesto posto totale.
Tocca al nostro piccolo Andrea, la domenica mattina, ad aprire le danze nel campo coni e lo fa nel migliore dei modi: sigla un percorso di precisione perfetto e si conquista il gradino più alto del podio!
Con questa splendida notizia entro in campo con una sicurezza in più per la mia ultima prova di questa europeo. In un percorso difficile e con tempi molto stretti, Rajà non demorde e fino all’ultima porta dimostra di essere all’altezza del podio.. peccato un mio errore al numero 13!
Io e il mio pony ci posizioniamo quindi al qiarto posto totale, a soli 3 punti dal gradino più basso del podio (senza quella pallina avremmo conquistato il bronzo).
Volete ancora sapere se sono più delusa o più felice? Sono sicuramente più felice, perché arrivare ai piedi del podio per così pochi punti non è cosa da tutti i giorni, e Rajà in questa trasferta è stato la mia soddisfazione più grande.
Abbiamo dato il massimo, ci abbiamo messo il cuore in ogni piccola cosa che abbiamo fatto e i risultati si sono visti! Grande esperienza sia per me che per il mio team, è un’emozione unica vedere tutte queste persone che ti sostengono in ogni cosa che fai e ti incoraggiano nei momenti di difficoltà.
Un grazie speciale lo devo a mio papà, nonché mio istruttore, per la pazienza e gli insegnamenti che sono alla base di uno sport che richiede impegno e sacrifici; il secondo grazie lo devo a Rajà, per il tempo passato insieme, per le gioie e i dolori condivisi, e ancora per i sacrifici.
Sono emozioni uniche queste, bisogna viverle per capire di cosa stiamo parlando!”