Bologna, 23 settembre 2022 – Il tedesco Josef Middendorf è il “course designer” della prova di maratona dei FEI World Championships di attacchi, in programma sabato ai Pratoni del Vivaro con inizio alle ore 10. È lui stesso a illustrare la “filosofia” della maratona iridata, per la quale ha ideato otto nuovi ostacoli.
«Per la storica location dei Pratoni del Vivaro è stato realizzato un percorso di maratona completamente nuovo. Tutti gli ostacoli sono stati effettivamente progettati e costruiti secondo le condizioni e le regole di gara attuali e nel totale rispetto di questa straordinaria cornice ambientale, in modo da disporre di un tracciato moderno e totalmente compatibile.
La progettazione e la realizzazione hanno avuto inizio poco più di un anno fa. E il collaudo nel Test Event di maggio è riuscito perfettamente. Preceduta dalle prove di dressage delle prime due giornate e da quella dei coni in chiusura, come sempre la maratona sarà fondamentale ai fini della classifica finale, che in questo caso domenica assegnerà i titoli iridati 2022.
Dopo un controllo dei finimenti e dei cavalli, nella Fase A gli equipaggi saranno impegnati in una sessione di riscaldamento che dovrà durare non meno di 28 minuti e non più di 30, con penalità in caso di mancato rispetto dei tempi. Seguiranno ulteriori 2 minuti nei quali il team potrà utilizzare eventualmente un ostacolo di allenamento.
A quel punto inizia la gara vera e propria, la maratona, con la cosiddetta Fase B che include otto ostacoli. La lunghezza del percorso è di circa 9 km, la velocità media da percorrere è di 14 km/h. Nel caso dei Pratoni, lo sviluppo ondulato del tracciato non andrà sottovalutato per quanto riguarda la resistenza e le condizioni fisiche e mentali dei cavalli.
La realizzazione degli otto ostacoli è avvenuta tenendo in massima considerazione tutti i criteri di benessere del cavallo. La metà è stata costruita con i cosiddetti elementi mobili moderni, a sottolineare ulteriormente la filosofia “horse friendly”.
Il primo ostacolo si affronta dopo 600 metri di gara. Si tratta di una sorta di labirinto circolare fisso, una “Rondell”, realizzato con una serie di anelli concentrici. Viene considerato un ostacolo piuttosto tecnico, da affrontare alla giusta velocità.
Dopo 700 metri c’è l’ostacolo 2, su una salita moderata attorno a una delle tipiche curve dei Pratoni. Anche questo ostacolo è di tipo fisso, con elementi simmetrici.
Aggirata per la seconda volta la piccola collina, l’ostacolo 3 è una vera sfida tecnica con cancelli e passaggi stretti.
Un tratto lungo 1.200 metri, con un percorso alternativo più breve di 250 metri transitando sul punto più alto del tracciato, porta alla nuova area con l’acqua, con l’ostacolo 4 che si presta alla velocità con diversi passaggi in acqua e porte su terreno asciutto con elementi mobili in legno.
Un tratto di 750 metri in salita porta all’ostacolo 5. Due porte con doppia indicazione offrono alcune alternative per trovare il percorso più veloce, ma possono anche indurre a un errore imprevisto.
Dopo un tratto piano, i driver arrivano all’ostacolo 6, che comprende solo elementi mobili e porte larghe 3 metri e mezzo per un passaggio agevole dei cavalli.
L’ostacolo 7, il secondo in acqua, arriva dopo un anello in piano e richiede un impegno particolare. Gli elementi sono posizionati su un’isola, così come nell’acqua e sulle sponde circostanti. Questo punto del percorso sollecita ai cavalli una “risposta” fisica ottimale.
Infine si gira per 1.200 metri intorno al punto più alto del percorso (o si sceglie la scorciatoia alternativa sulla collina) e si arriva all’ostacolo 8 che conclude la maratona di questi Mondiali. Sono stati posizionati 29 elementi mobili, disposti ancora una volta intorno a invitanti porte larghe 3 metri e mezzo.
Gli ultimi 300 metri in piano verso il traguardo sono seguiti dalla nuova “zona di raffreddamento” di 15 minuti, dove un veterinario, un membro della giuria e uno steward effettuano un esame dei cavalli e un controllo dei finimenti.
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