Modena, 25 settembre 2018 – Un carro da guerra celta, ricostruito sulla base di precise informazioni iconografiche e archeologiche dal Maestro Carradore Bruno Quaglia: è la chicca cultural/equestre presentata durante l’ultima edizione di Mutina Boica, un evento di rievocazione storica giunto alla sua decima edizione e che si sta confermando sempre più come un modo di successo per coniugare la divulgazione storica, l’intrattenimento e lo sport.
Elemento fondamentale per una corretta ricostruzione la scelta dei cavalli da attaccare che è giustamente caduta su due soggetti Bardigiani , Artù e Tarzan, agli ordini dell’auriga Flavio Ancarani: perfetti nella parte di pony celtici sia per le loro caratteristiche morfologiche che per le loro ascendenze genetiche, visto che l’origine della razza è proprio quella dei piccoli e resistentissimi cavalli provenienti dal nord-Europa e radicatisi in terra emiliana più di duemila anni fa.
Molto interessante il tipo di attacco, a giogo: una fase di passaggio verso i futuri sistemi a collare e successivamente a pettorale, che una volta i cavalli condividevano tal quale ai buoi.
Da sottolineare la capacità esecutiva e l’accuratezza del lavoro del Maestro Quaglia: il carro da guerra, guidato da un auriga seduto e su cui trova posto un guerriero in piedi alle sue spalle, è perfettamente funzionale e realizzato in modo esteticamente impeccabile.
Anche i finimenti (pur con le licenze poetico/tecniche di imboccature e testiera) sono veramente molto credibili e ben ricostruiti.
Un equipaggio che è un piccolo capolavoro, a tutti gli effeti.
Qui il video della serata: buona visione!