Bologna, 24 settembre 2022 – La maratona degli attacchi non si smentisce mai: puntualmente stravolge la classifica parziale scandita dal dressage. È successo anche oggi ai Pratoni del Vivaro in occasione della seconda prova dei Fei World Championship di tiro a quattro, con il tedesco Michael Brauchle che si è imposto, per quanto riguarda la classifica di giornata, nella prova più impegnativa (107,00) ed è risalito dal nono al secondo posto in classifica generale (156,18).
«I miei cavalli hanno fatto un lavoro fantastico, su un tracciato veloce ma non velocissimo: mi hanno assecondato in ogni scelta. – ha dichiarato Brauchle – È stato bello ascoltare il mio team che dopo ogni ostacolo mi incitava e mi faceva capire quanto fossi andato forte. Il segreto per riuscire bene nella maratona? Conta essere giovani, avere una notevole forza fisica, disporre di cavalli che lottano con te, ma soprattutto divertirsi in una prova come questa. In classifica sono abbastanza vicino a Exell, nei coni proverò in tutti i modi a ribaltare la situazione».
L’australiano Boyd Exell si è piazzato sesto con 116,01 (ha rimediato 2 punti penalità all’ostacolo n. 2) ed è riuscito a restare leader della graduatoria individuale (150,14), con 6,04 punti negativi di vantaggio quindi sul tedesco.
Il podio della maratona è stato completato dall’olandese Koos De Ronde (107,86), secondo, e dall’austriaco Daniel Schneiders (111,36), terzo.
Nella classifica individuale è invece terzo l’olandese Ijsbrand Chardon (157,4), che ha recuperato due posizioni rispetto a ieri. Si è difesa bene la tedesca Mareike Harm: seconda dopo il dressage, ha chiuso sedicesima nella maratona (125,02) ed è adesso sesta in classifica (163,87).
Luca Cassottana, unico italiano in gara, si è piazzato trentunesimo (144,29) ed è scivolato dalla ventiduesima alla ventisettesima posizione in classifica (202,53).
Brauchle e De Ronde sono stati i più veloci su quattro degli otto ostacoli inseriti nel percorso di 8,6 km disegnato dal tedesco Josef Middendorf: il tedesco sui n. 4, 5, 6 e 7, l’olandese sui n. 1, 2, 3 e 8.
Tutta cambiata la classifica a squadre: l’Olanda è passata al comando (311,58) e la Germania è retrocessa al secondo posto (314,85). Il Belgio è risalito dal quarto al terzo posto (335,20), l’Australia è scivolata dalla prima alla sesta e ultima posizione (359,45).
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