Schildau, 27 settembre 2016 – La dottoressa Tatjana Falconi è il veterinario che ha seguito la squadra azzurra dei nostri giovani guidatori ai Campionati Europei 2016 di Schildau, in Gemania: un compito importante il suo, quello di curare benessere e stato di forma di pony e cavalli della squadra in modo che siano pronti e idonei alla competizione. Ecco quindi le considerazioni post-Schildau di questo importante mebro del Team Italia:
“Alla fine di questo bellissimo Campionato Europeo Attacchi per Giovani Guidatori vorrei fare alcune considerazioni dal punto di vista veterinario.
I cavalli della squadra che sono stati presentati a Schildau sono partiti in buona forma fisica nonostante alcuni intoppi che avevano portato a zoppia un paio di cavalli pochi giorni prima della partenza, che avrebbe potuto comprometterne la partecipazione, ma risolte in tempo per presentarsi alla visita veterinaria di mercoledì tutti e nove “fit to compete”.
La maratona è stata una prova pesante per i nostri cavalli che non hanno a disposizione in Italia molti completi per prepararsi fisicamente come i concorrenti di altre squadre, però hanno dato lo stesso prova di una buona preparazione atletica. Il costante monitoraggio della loro condizione, dell’andatura e delle eventuali rigidità muscolari durante tutti i giorni di gara ha permesso di risolvere qualche difficoltà e presentarsi tutti alla visita veterinaria prima della prova coni in perfetta forma per quest’ultima gara.
In generale la qualità degli 82 pony e cavalli iscritti a questo Campionato era molto alta, la preparazione tecnica, fisica e l’addestramento pure. I controlli veterinari e l’attenzione per il benessere animale, il controllo antidoping assolutamente efficienti. I ragazzi hanno potuto rendersi conto con i loro occhi che ormai più nulla può essere lasciato al caso se si vuole partecipare in modo competitivo ad un Campionato così selettivo e l’aspetto veterinario riveste un peso significativo sia all’interno di tutta questa preparazione come anche durante i giorni di gara”.