Zermatt, 6 febbraio 2017 – Tutto è successo il 21 gennaio scorso a causa di un drone, teleguidato da un privato che tra l’altro non aveva il permesso di farlo volare vista la presenza di un eliporto nel comune di Zermatt: il dispositivo volante ha spaventato uno dei tre cavalli attaccati ad una carrozza per uso turistico durante il suo consueto transitare per il centro della città.
Il povero cavallo, preso dal panico, è rimasto ferito dal legno ed è poi stato abbattuto: polemiche da parte di Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) che approfitta dell’episodio per chiedere l’abolizione di ogni titpo di attacco a trazione equina e/o animale che classifica come “violenza ingiustificata”.
Veemente la difesa di Andreas Biner, il responsabile dell’hotel che ha tra le sue offerte turistiche anche le prestazioni dell’equipaggio coinvolto nell’incidente: “Noi teniamo moltissimo al benessere dei nostri cavalli, che sono curati da un esperto addestratore del Circo Knie. Sono tutti seguiti regolarmente dal loro veterinario e ospitati presso una bella scuderia, noi investiamo tanto sul loro benessere e l’incidente è del tutto eccezionale, causato soltanto dall’errore di un privato cittadino”.
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