La Federazione Equestre Internazionale rende noto che sono stati riaperti gli iter di ‘manifestazione di interesse’ per organizzare ben tre finali di World Cup per il 2028.
Si tratta della finale di salto ostacoli, di dressage e di volteggio che ancora cerano un comitato organizzatore e una location degni della loro importanza nell’ambito degli sport equestri.
Ma se da qui al 2028 c’è tempo per organizzarsi, ce n’è un po’ di meno per un’altra finale di World Cup che al momento risulterebbe ancora scoperta. Si tratta della Fei Vaulting World Cup Final del 2026. Praticamente domani…
In merito a questo ultimo evento, la Fei fa sapere che… “il processo di candidatura per questa finale è ancora aperto e le domande sono benvenute”.
La finale potrà essere organizzata a sé stante o incorporata in un evento FEI già calendarizzato.
Una considerazione sorge spontanea… Fino a qualche anno fa, riuscire ad ‘accaparrarsi’ una data ‘major’ Fei era motivo di vere e proprie lotte tra federazioni nazionali. Organizzare un campionato, una tappa di coppa era motivo di vero orgoglio nazionale. Ora, sempre più frequentemente, la Federazione internazionale si vede costretta a riaprire le candidature, a volte anche con tempistiche strette per la complessa macchina organizzativa che sta dietro a ogni moderno evento. Come sta cambiando il mondo dell’organizzazione degli eventi equestri sportivi più importanti? È un segnale fisologico? Qual è il problema?