Bologna, 16 settembre 2022 – Michael Jung ha dovuto superarsi oggi, ai FEI World Championships di concorso completo ai Pratoni del Vivaro. Tre ori alle Olimpiadi (individuale e a squadre 2012, individuale 2016), due ai Mondiali (individuale 2010, a squadre 2014), sei agli Europei (individuale e a squadre 2011, 2013 e 2015), il tedesco ha chiuso al comando della classifica dopo la prova di dressage ‘soltanto’ grazie al secondo miglior punteggio di sempre mai registrato in una gara iridata: 18,8 punti negativi, in sella a fischerChipmunk FRH (meglio di lui in passato ha fatto solo la connazionale Bettina Hoy con lo stratosferico 13,9 nel 2002 a Jerez).
«Devo dire che sono davvero fiero di Chipmunk. È super essere qui a competere a questi livelli con un altro cavallo eccezionale. Oggi in rettangolo stato rilassatissimo, ma concentrato e con molta energia. In merito al cross ha dei bei salti ma un po’ tortuoso e sarà difficile impostare un buon ritmo. Però questo cavallo è top in tutte e tre le specialità…»
Dietro l’applauditissimo Jung, seconda posizione per la britannica Laura Collett (London 52) che con 19,3 era leader provvisoria dopo la prima giornata. Terza l’altra britannica Yasmin Ingham (Banzai du Loir) con 22,0. Quarto posto per il sorprendente cinese Alex Hua Tian (Don Geniro), al debutto ai Pratoni ma attento spettatore del Test Event disputatosi nel maggio scorso allo storico impianto dei Castelli Romani.
La Gran Bretagna, con i migliori tre punteggi, è al comando della classifica a squadre con 69,2 punti negativi (nuovo record assoluto per una squadra ai Mondiali). Seguono la Germania con 76,1 e gli Stati Uniti con 76,6. Le migliori sette otterranno la qualificazione olimpica per Parigi 2024.
L’Italia è attualmente decima con 90,3: il migliore azzurro nella classifica individuale è Giovanni Ugolotti (Duke of Champions), ventiquattresimo con 27,7.
Evelina Bertoli (Fidjy des Melezes) è 30ª con 29,8, Susanna Bordone(Imperial van de Holtakkers) 32ª con 30,1, Marco Cappai (Uter) 50º con 32,5, Arianna Schivo (Quefira de l’Ormeau) 58ª con 33,3.
Domani terza e importantissima giornata di gare con la prova di cross country: inizio alle ore 10.30, il percorso di 5.600 metri disegnato da Giuseppe Della Chiesa prevede 42 salti su 30 ostacoli e i concorrenti dovranno percorrerlo a una media di 570 metri al minuto in un ‘optimum time’ di 9 minuti e 50 secondi.
Giovanni Ugolotti e Susanna Bordone convincono sul campo
Giovanni Ugolotti: «Sono il meglio piazzato in classifica tra gli italiani e quindi sono molto soddisfatto della mia prestazione, specie considerando che ho Duke of Champions solo da un anno. Ho buttato via qualche punto in alcuni movimenti, ma è un cavallo che sta progredendo molto. A squadre siamo a tiro delle posizioni che valgono la qualificazione olimpica, con il cross country di domani la classifica verrà stravolta completamente. È un percorso molto tecnico, bisogna essere pronti a reagire alle situazioni di disagio che verranno a crearsi, specie sui dislivelli».
Susanna Bordone: «Se penso che la caduta di Avenches risale ad appena 68 giorni fa… e invece eccomi qui, grazie al prezioso lavoro del mio team, che ha tenuto Imperial in piena efficienza, e grazie alla mia tenacia. Il dressage non è la specialità più adatta al mio cavallo, ma Laura Conz l’ha preparato al meglio e il feeling con Imperial ha fatto il resto. Sono quindi soddisfattissima per questo punteggio di 30,1».
Il commento Rai dei rettangoli del FEI World Eventing Championship ai Pratoni 2022 è stato affidato per quanto concerne la quota tecnica all’espertissima Laura Conz, che da una posizione di privilegio, ha potuto osservare nel dettaglio i test dei nostri atleti.
«Complessivamente tutti i nostri binomi hanno espresso la volontà di rimanere in partita. Di solito quella in rettangolo è la prova che ci costa poi enormi sacrifici nel risalire le posizioni di classifica. Invece questa volta l’Italia è davvero molto vicina alle nazioni che la precedono. Seppur in decima posizione nella classifica provvisoria, siano a sei punti dalla qualifica, che significa un paio di punti a binomio. Tutti i binomi si sono impegnati, hanno lavorato bene per preparare la gara e alla fine la performance è arrivata. Attenzione, precisione e determinazione sono stati i nostri punti di forza».
E a proposito di determinazione, impossibile non rivolgere un pensiero a Susanna Bordone, di cui Laura Conz è anche trainer.
«Sono orgogliosissima di Susanna. È un’atleta che ha davvero una determinazione inossidabile e oggi ha montato davvero molto bene. Ha portato in rettangolo, con grande lucidità, la strategia che avevamo messo a punto. Ovvero raggiungere il 68% e qundi 30,1 punti negativi. C’è arrivata e ben oltre! Con il 69,94 ha messo a segno il suo ‘personal best’. Lo ripeto: orgogliosissima»!
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