Bologna, 15 luglio 2022 – Man mano che la data si avvicina, cresce la voglia dei grandi eventi. Quelli top tanto per capirci. Che tra circa 60 giorni, dal 15 al 18 settembre e poi dal 21 al 24 settembre animeranno i World Championships 2022 dei Pratoni del Vivaro con il completo e gli attacchi.
A due mesi dal loro inizio, i FEI World Championships 2022 dei Pratoni del Vivaro stanno sempre più assumendo i contorni di un appuntamento che ha voglia di storia. La valenza dell’evento è di giorno in giorno più tangibile. Da un lato il profilo sportivo è garantito dalla presenza dei più forti binomi (per il concorso completo) ed equipaggi (per gli attacchi) di tutti i continenti. Dall’altro c’è il ritorno in grande stile dell’Impianto Sportivo Equestre di Rocca di Papa sul palcoscenico mondiale, dopo i grandi lavori di totale rispristino dell’area realizzati dalla Federazione Italiana Sport Equestri.
Il doppio campionato del mondo di settembre è quindi l’occasione irripetibile per valorizzare e promuovere ‘wolrdwide’, in ogni angolo del globo, un territorio di assoluta bellezza come quello del parco dei Parco dei Colli Albani del quale gli sport equestri e i Pratoni del Vivaro sono ambasciatori invidiabili.
I vip dell’eventing pronti per Roma
Per il concorso completo nei giorni scorsi sono già arrivate le prime iscrizioni. Ogni nazione potrà decidere sino a ridosso dell’evento (5 settembre) chi saranno i quattro prescelti per la squadra e l’individuale. Le grandi potenze della disciplina sono state le prime a svelare le loro ‘long list”.
Alla Gran Bretagna, i Pratoni hanno già sorriso in occasione degli Europei del 1995 e del 2007. La nazione che detiene il titolo ha nominato per i Pratoni 14 binomi, inclusa l’oro individuale del 2018 Ros Canter, con le monte di Badminton Lordships Gruffalo and Pencos Royal Jewel. Non possono poi mancare i tre dell’oro olimpico di Tokyo Tom McEwen, Oliver Townend e Laura Collet (vincitrice anche a Badminton). I veterani Pippa Funnell e William Fox-Pit sono anch’esi in long list, insieme all’astro nascente Yasmin Ingham e il suo Banzai du Loir.
La Germania, campione del mondo nel 2006 e nel 2014, ha selezionato 15 binomi tra i quali spicca la squadra olimpica di Tokyo 2021. Ovvero la medaglia d’oro individuale Julia Krajewski, con Amande de B’Neville, i campioni del mondo 2010, Michael Jung con Fischer Chipmunk FRH e 2014 Sandra Auffarth con Vaimant du Matz, cavallo con il quale meno di due settimane fa ha vinto ad Aquisgrana.
L’Australia, che vanta un trascorso d’eccezione ai Pratoni del Vivaro con la vittoria della medaglia l’oro a squadre ai Giochi di Roma del 1960 e medaglie in altre tre Olimpiadi, ma non ha mai conquistato un titolo mondiale per team. E non nasconde la voglia di riuscirsi stavolta. A guidarli sarà un veterano fenomenale come Andrew Hoy, vincitore in carriera di sette medaglie olimpiche tra i quali il bronzo individuale a Tokyo.
«Direi che forse l’attenzione è sempre stata principalmente rivolta alle Olimpiadi e quindi decisamente nel nostro curriculum manca un successo ai Campionati del Mondo» ha detto Hoy. Cavaliere che vanta anche i bronzi a squadre ai Mondiali del 1986 e del 2006 e il quarto individuale ai WEG di Tryon 2018. «Non c’è dubbio che i Pratoni siano un luogo magnifico e che il loro terreno sia ideale per un grande evento. I Mondiali raramente si decidono con il dressage e quindi in Italia ci sarà bisogno di un cavallo forte e in forma. Per questo è stata fatta un’enorme preparazione di fondo e altrettanta se ne farà fino all’ultimo. I Pratoni sono un posto emozionante e spero che restino sempre un importante punto di riferimento per l’Italia».
Il Canada, campione del mondo nel 1978 e medaglia d’argento ai WEG nel 2010, ha invece preallertato 10 cavalieri e 12 cavalli, capitanati dall’esperto Hawley Bennett-Awad, già nel team sul podio nel Kentucky dodici anni fa.
Ci sono poi la Nuova Zelanda, dominatrice ai mondiali 1990 e 1998, che sarà rappresentata al meglio, così come gli Stati Uniti, oro a squadre nel 2002, la Francia, cinque volte argento a squadre compreso quello vinto ai WEG 1998 ai Pratoni, e l’Irlanda, intenzionata a difendere se non migliorare la medaglia d’argento di Tryon 2018.
I riflettori sono però tutti puntati sulla Svizzera. Nei mesi scorsi è stata assoluta protagonista della scena internazionale. I rossocrociati primi classificati della Coppa delle Nazioni del CCIO4* inserito nel Test Event di maggio ai Pratoni del Vivaro, si sono ripetuti in patria conquistando la Nations Cup di Avenches. A trascinarli è stato ancora una volta il 23enne Robin Godel. Che è salito sul gradino più alto del podio individuale in entrambe queste gare. E anche in Polonia nel CCI4*L di Stretzgom.
Infine, in questa carrellata di campioni, l’Italia. Che si presenta al pubblico di casa fortemente decisa e con tanta voglia di fare bene. Gli otto azzurri preselezionati sono Arianna Schivo, che ha rappresentato il tricolore in due Olimpiadi, un Mondiale e tre Europei, Evelina Bertoli (un Mondiale ed un Europeo), Marco Cappai (un Olimpiade, un Mondiale e due Europei), Pietro Majolino, Emiliano Portale (due Europei), Pietro Sandei (un Mondiale e tre Europei), e Giovanni Ugolotti (un Mondiale e tre Europei).
Completa la long list del Team Italia Susanna Bordone. Amazzone con maggior esperienza del gruppo con tre Olimpiadi, quattro Mondiali (di cui uno in Dressage) e sette Europei (due in Dressage), Susanna è in recupero con grande determinazione e voglia di esserci, dopo la caduta ad Avenches.