Roma, 19 marzo 2020 – Mentre il paese sta affrontando una prova senza eguali in tempi recenti, tutti i settori cercano di fare quadrato e resistere, come possono, a una vera emergenza nazionale. Lo stesso accede anche in casa Fise dove il presidente Marco Di Paola, in una lettera inviata al ministro dello sport Vincenzo Spadafora e al presidente del Coni Giovani Malagò, ha manifestato la necessità di interventi economici per il sostegno dei circoli ippici affiliati e aggregati alla Federazione Italiana Sport Equestri.
Nella lettera si evidenzia come, con la sospensione del mondo dello sport a causa dell’emergenza COVID-19, i centri ippici stiano andando incontro a costi fissi imprescindibili relativi alla normale conduzione dei cavalli: acquisto di profende, mangimi, fieno, trucioli, paglia, oltre alle cure veterinarie, tutti prodotti necessari per l’accudimento di cavalli e pony.
Il presidente Di Paola ha posto l’accento sul gravissimo stato di sofferenza dei centri del territorio nazionale, che devono naturalmente provvedere al benessere e al governo quotidiano dei cavalli impiegati per la scuola di equitazione o per la riabilitazione equestre e in un momento di stop il sistema rischia di collassare.
Quattro, in sintesi, le richieste formulate dalla Federazione: un sostegno economico per i circoli che gestiscono una scuola di equitazione; l’esenzione temporanea dell’Iva su profende, mangimi, fieno, trucioli e prodotti veterinari; l’agevolazione relativa al versamento di contributi previdenziali per le Asd e l’accesso a un’erogazione rapida di un prestito senza interessi o garanzie attraverso il Credito Sportivo.
Clicca qui – Interventi_economici_a_sostegno_per_Sport_Equestri – per il testo integrale della lettera della Fise