Pechino, 13 febbraio 2017 – Il gruppo Samsung, nell’impianto accusatorio, è sospettato di aver autorizzato l’erogazione di circa 43 miliardi di won (37,4 million), in parte solo promessi e non pagati, a favore di società riconducibili a Choi per poter sfruttare l’influenza sulla presidente della Repubblica Park.
«Abbiamo lo scopo di chiarire con il vice presidente ulteriori addebiti», ha detto ieri Lee Kyu Chul, portavoce del pool della procura speciale, secondo il resoconto dell’agenzia Yonhap.
«Dopo il rigetto della richiesta d’arresto – ha aggiunto Lee – abbiamo condotto indagini aggiuntive nelle ultime tre settimane e abbiamo bisogno di conferma delle evidenze scoperte riconvocandolo».
In dettaglio, il vice presidente Samsung è finito nel mirino per il contratto da 22 milioni di won (circa 19 milioni di dollari) che la compagnia ha firmato con una società di Choi e di sua figlia, registrata in Germania, sotto forma di consulenza allo scopo di finanziare le lezioni di equitazione della figlia, fino all’acquisto di un cavallo costato quasi un milione di dollari.
Agenzia Ansa