Bologna, 20 giugno 2017 – Vincenzo Truppa è stato chiamato in causa dalla lettera aperta che il signor Jorge Ferreira da Rocha gli ha rivolto a proposito della vendita del cavallo Eremo del Castegno avvenuta alla fine del 2015 a seguito della quale il campione montato con grande successo da Valentina Truppa a livello internazionale è passato dalle scuderie italiane a quelle brasiliane. Dopo aver attentamente ponderato il contenuto della missiva, ecco la pacata e argomentata risposta che Vincenzo Truppa rivolge al signor Jorge Ferreira da Rocha.
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Egregio Sig. da Rocha,
il contenuto della Sua lettera del 18 giugno 2017 ha destato in me dolore e stupore in quanto con la stessa mi vengono rivolte accuse pesanti e destituite di qualsivoglia fondamento.
Devo ritenere che le Sue affermazioni siano dovute in gran parte a informazioni errate e le accuse a me rivolte siano conseguenza della nostra mancata conoscenza, posto che, come anche da Lei precisato, non ci siamo mai incontrati.
In ogni caso ritengo necessarie alcune precisazioni e ciò anche per evidenziare la infondatezza delle Sue affermazioni.
Il cavallo Eremo del Castegno non è mai stato offerto in vendita e di tale circostanza è stato reso edotto il Sig. Hubertus Schimdt, suo trainer e mio amico da lunga data, che in occasione del Cdi-W di Stuttgart mi aveva avvicinato per avere notizie sul cavallo, interessato ad acquistarlo per Suo conto.
Successivamente sono stato nuovamente contattato dal Sig. Schmidt, che ha proposto di acquistare Eremo del Castegno e sia in tale occasione che nella precedente ho fatto presente che il cavallo aveva una forma di esostosi agli arti anteriori che veniva curata con “Bonefos” ogni tre mesi, e alla quale si cercava di rimediare con ferrature speciali.
Il Sig. Schmidt, sempre più intenzionato ad acquistare il cavallo, mi ha riferito che ogni valutazione sulle condizioni fisiche di Eremo sarebbe stata di pertinenza della Dr.ssa Patricia Monaco Brossi, da Lei incaricata.
La Dr.ssa Patricia Monaco Brossi ha sottoposto il cavallo ad accurata visita veterinaria e ha effettuato oltre 80 radiografie, all’esito delle quali ha predisposto un dettagliato certificato, che ho chiesto venisse allegato al contratto di compravendita, e che ha confermato la presenza di esostosi agli arti anteriori.
La Dr.ssa Patricia Monaco Brossi è stata informata che il cavallo ogni tre mesi veniva sottoposto ad applicazioni di “Bonefos” e ha chiesto di inviare in Brasile, tramite il Sig. Schmidt, un congruo numero dei ferri speciali utilizzati per contenere gli effetti della esostosi.
In occasione della predetta visita veterinaria, il Dr. Brignolo, mio veterinario di fiducia e che aveva in cura Eremo del Castegno, ha comunicato alla Sua veterinaria che l’esame antidoping, a cui Lei fa riferimento, non sarebbe stato effettuato, in quanto i risultati sarebbero stati noti solo dopo la data fissata per la sottoscrizione; in ogni caso il Dr. Brignolo ha segnalato alla Dr.ssa Monaco Brossi che l’unico farmaco somministrato al cavallo era il “Bonefos” e che Eremo era reduce dall’importante concorso di Salisburgo, tenutosi due giorni prima e, quindi, era appena stato sottoposto a tutti i controlli, ivi compreso quello “antidoping”.
La correttezza del mio comportamento nelle trattative in occasione della visita veterinaria da parte della Dr.ssa Patricia Monaco Brossi è stata ripetutamente rimarcata dal Sig. Hubertus Schmidt.
Il Sig. Schmidt, dopo gli accertamenti veterinari, mi ha scritto: “Hi Enzo I talked to Patricia (your vet) and she is very positive, specially after showing and traveling the horse was trotting very good, perfect on the circle, but she is waiting for re images”.
Sempre il Sig. Schmidt in data 16 aprile 2016, quindi 4 mesi dopo l’acquisto mi ha scritto: “Hi Enzo, Jorge is very happy with Eremo. Four weeks ago we trained at a show and it worked very good. At that time the plan was to show him in May. Hubertus”.
Mentre la comune amica Marietta Almasy mi ha comunicato: “Hi Enzo, I had Jorge on the phone yesterday. His first Cdi is in May. He says that he needs more time to really know better Emeremo but he loves him. He is not sure for his motivations for the Olympics???”.
Alla quale ho risposto: “It is more important that he loves him and having fun, Olympics are less important than that”.
Quanto riferito dai Signori Schmidt e Almasy dimostra in modo inequivocabile che l’unico problema di Eremo del Castegno, era la presenza di esostosi agli arti anteriori subito segnalato al Sig. Schmidt e alla Dr.ssa Brossi prima della compravendita e che non impediva al cavallo di svolgere la propria attività sportiva.
Infine, Le segnalo che qualche settimana fa ho definito, con reciproca soddisfazione, il contenzioso con la FISE in relazione alla vicenda concernente Eremo del Castegno e la Sua lettera sembra quasi essere suggerita da chi non ha gradito la composizione amichevole della controversia.
Confido di averLe fornito elementi e chiarimenti che Le consentano di rivedere l’intera vicenda e che sia possibile incontrarLa a breve per dissipare tutti gli infondati dubbi che Lei ha manifestato nei confronti della mia persona che, come Lei, da oltre 40 anni opera per la diffusione del dressage sotto l’insegna della passione e della correttezza.
Nel frattempo si goda quel cavallo eccezionale, che, anche per Sua ammissione, è Eremo del Castegno.
Infine, Le segnalo, sempre in uno spirito di massima trasparenza e correttezza, che mi ritengo libero di dare alla presente lettera circolazione e visibilità analoghe alle modalità con le quali Lei ha gestito la Sua lettera aperta.
Con i migliori saluti
Enzo Truppa