Bologna, 3 ottobre 2024 – Nel grande dibattito che sta da tempo sviluppandosi in merito a un impiego equo dei cavalli come atleti, la disciplina del dressage ha avuto modo, sfortunatamente più volte, di finire nell’occhio del ciclone. Dal caso di Cesar Parra fino a quella della Dujardin, l’immagine pubblica della disciplina (anche se, a dire il vero non è mai stata molto apprezzata) ha sfiorato i minimi storici. Tanto da indurre i vertici della Federazione Internazionale a sedersi intorno a un tavolo tecnico per valutare approfonditamente la situazione.
L’ultimo incontro in ordine di tempo data 1 ottobre si è tenuto, in presenza a Losanna. Dove i principali stakeholders della disciplina si sono incontrati e, tra l’altro, hanno riaffermato pubblicamente i cardini fondanti dello sport in rettangolo.
“L’obiettivo del dressage è, attraverso un’educazione equilibrata e sistematica, che i cavalli siano addestrati e montati per manifestare la propria calma, elasticità, flessibilità, fiducia e reattività, favorendo un legame profondo e positivo con il cavaliere”.
Secondo gli esperti intervenuti al tavolo di Losanna, questo concetto deve trovare posto nel regolamento Fei e messo in pratica tanto nel lavoro di addestramento – a casa – quanto in gara.
Un approccio di questo tipo metterebbe in risalto punti chiave come la libertà e regolarità del movimento, garantendo la massima armonia tra cavallo e cavaliere.
I partecipanti hanno dato pieno riconoscimento all’impatto dell’allevamento sull’evoluzione dello sport e hanno esplorato il rapporto tra giudizio, addestramento ed equitazione. Hanno inoltre sottolineato l’importanza di esaminare lo sport in modo olistico, introducendo i principi della scienza comportamentale e i cinque domini del benessere animale, concentrandosi sul benessere fisico e mentale del cavallo.
Secondo il segretario Generale Fei Sabrina Ibáñez, i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 avrebbero messo in mostra il meglio di ciò che il nostro sport ha da offrire nelle competizioni, «…ma hanno anche portato alla luce sfide che ci hanno spinto a riflettere e rivalutare il periodo successivo ai Giochi. Per molti, questa visione di ciò che il Dressage dovrebbe incarnare può sembrare evidente. Ma come è stato evidenziato durante l’incontro, nel corso degli anni la disciplina si è allontanata dal suo scopo tradizionale. Ciò richiede un necessario riallineamento ai principi fondamentali del Dressage».
Il Fei Dressage Director Ronan Murphy da canto proprio ha dichiarato che «Stabilire una visione unitaria è un indispensabile primo passo nella promozione di uno scopo condiviso. Con queste basi, possiamo ora concentrarci sul ripristino della fiducia del pubblico in questo sport. Abbiamo definito chiaramente ciò che vogliamo vedere come sport e il passo successivo è che tutte le parti valutino come adattare le nostre pratiche e i nostri approcci per garantire il rispetto di questi standard. Questo sforzo non è responsabilità di un solo gruppo; è una missione collettiva per l’intera comunità del Dressage e non vediamo l’ora di impegnarci con la comunità in generale, in particolare con le nostre Federazioni nazionali».
Punti chiave affrontati durante l’incontro
– Punti d’azione e passi successivi: Una delle proposte principali avanzate è la registrazione obbligatoria dei trainer e una potenziale certificazione volta a garantire la responsabilità e la standardizzazione all’interno della disciplina. Il gruppo si è anche impegnato a definire metodi di formazione etici, ponendo l’accento sull’aumento della trasparenza e sulla presentazione di buone pratiche. Inoltre, i partecipanti hanno individuato la necessità di un piano di comunicazione più completo per informare e coinvolgere meglio il pubblico e le parti interessate.
– Revisione delle regole: Le parti interessate si sono espresse a favore di un approccio ponderato alla revisione delle regole, favorendo una valutazione globale e strategica basata sulle ricerche disponibili. Ciò garantirà che tutti i cambiamenti siano sostenibili e vantaggiosi per lo sport a lungo termine.
– Benessere degli equini: I partecipanti hanno sostenuto la strategia FEI per il benessere degli equini e le varie azioni identificate come parte del piano d’azione generale della FEI.
– Collaborazione e responsabilità collettiva: Le discussioni hanno sottolineato l’importanza della responsabilità collettiva e della collaborazione all’interno della comunità del Dressage. I partecipanti hanno accolto con favore l’opportunità di un dialogo continuo e regolare e hanno espresso la loro disponibilità a partecipare a gruppi di lavoro su argomenti chiave.
Gli aggiornamenti saranno forniti durante la sessione sulla strategia FEI per il benessere degli equini all’Assemblea generale FEI del 12 novembre. Ci saranno ulteriori occasioni di discussione al Forum sportivo della FEI nell’aprile 2025.
All’incontro ha partecipato un gruppo eterogeneo di parti interessate, tra cui i rappresentanti dell’International Dressage Rider’s Club (IDRC), dell’International Dressage Officials Club (IDOC), dell’International Dressage Trainer’s Club (IDTC) e degli Organizzatori di Dressage. Erano presenti anche i presidenti della Federazione Equestre Europea (EEF) e della Confederazione Equestre Panamericana (PAEC), il vicepresidente della FEI e il presidente del Comitato Tecnico Para Equestre della FEI. Inoltre, hanno contribuito alle discussioni il Commissario Generale FEI per il Dressage, i rappresentanti del Comitato FEI per il Dressage e i membri dei comitati FEI Atleti, Paradressage e Veterinario.