Bologna, 10 settembre 2021 – Ad Hagen, lo Special ha regalato solo conferme. La prima e più importante riguarda il fatto che al momento, la donna da battere è solo lei: Jessica von Bredow-Werndl. La seconda è che la cavalla da battere è Dalaera. Il binomio, nel rettango dello Special di Hagen ha conquistato l’oro individuale tecnico europeo con una media dell’84.271%. Che si aggiunge all’oro continentale di squadra, giusto per voler considerare già archiviate le performace olimpiche di Tokyo…
«Quando siamo entrate in rettangolo, ho avuto la sensazione che Dalaera di facesse ancora più grande. Ha alzato le orecchie ed era estremamente eccitata. Quando abbiamo affrontato il trotto allungato, ho cercato di rimanere perfettamente ferma per non toglierle l’equilibrio. Era talmente esplosiva! È una magnifica sensazione vederla, soprattutto dopo le Olimpiadi, così in forma e felice» ha dichiarato l’amazzone tedesca subito dopo la gara.
Dopo aver contribuito all’oro di bandiera mettendo a segno il miglior rettangolo dello squadrone tedesco, la trentacinquenne Jessica con la quattordicenne Dalaera sembrano non avere rivali in questo magico momento della loro carriera sportiva.
Perfino Isabell Werth, ad Hagen in versione Weihegold, sembra aver capito che il suo posto sul podio, al momento è il secondo. Ipotesi confermata anche dallo Special continentale di Hagen che ha portato all’icona del dressage ‘solo’ l’argento.
E proprio la Werth è stata al centro di momenti di grandissima tensione durante lo svolgimento di questo campionato. La sua magnifica Bella Rose, della quale aveva annunciato il ritiro dalle gare a Tokyo, è stata vittima di una brutta colica. Trasportata in clinica è stata sottoposta a intervento chirugico. «Sono molto grata a tutto lo staff veterinario – ha raccontato la Werth. – Bella Rose si è svegliata e ha già brucato un po’ di erba. Sembra stia bene. Rimarrà in clinica qualche giorno e se tutto andrà bene, presto sarà di nuovo a casa». Non è certa, a questo punto, la partecipazione della cavalla alla cerimonia organizzata ad Aachen per il suo ritiro ufficiale in Germania.
A spezzare l’egemonia tedesca, guadagnando il bronzo, è stata la bravissima danese Cathrine Dufour con Bohemian.
«Ciò che Tokyo mi ha insegnato è che ‘less is more’. Bohemian è disposto a darmi la luna se io gli offro fiducia e spazio per crescere. È un concetto che forse ho tralasciato nell’ultimo periodo. Nella gara a squadre avevo un buon feeling. Oggi è stato anche migliore» ha commentato la Dufour.
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