Bologna, giovedì 24 febbraio 2022 – È nata il 30 settembre del 2007, quindi ha solo 14 anni: eppure la sua è una storia già piena di storie. A partire dal 4° posto ottenuto con la squadra azzurra nel Campionato d’Europa di dressage pony di Strezgom (Polonia) lo scorso agosto: mai una formazione italiana era arrivata lassù prima di quel momento. E per raggiungere quel risultato il suo apporto è stato determinante, sommato a quello delle sue compagne. Ma oltre a questo ci sono state le magnifiche prestazioni individuali che l’hanno condotta in sella a Coer Noble fino all’ultimo atto della gara continentale: la finale, portata a termine conquistando l’11° posto.
E pensare che Virginia Spoenle in un primo momento non aveva inteso ragioni: di montare in sella non se ne parlava. Il che è abbastanza strano per un verso, ma nient’affatto per un altro: perché se è vero che lei è venuta al mondo in una famiglia che gestisce una scuderia popolata da ben duecento cavalli, è altrettanto vero che nessuno di quei duecento cavalli viene montato. Assolutamente mai: sono tutti purosangue arabi impegnati esclusivamente in concorsi di esposizione e morfologia. E anche i suoi genitori, Frank Spoenle ed Elisa Grassi (rispettivamente tedesco e italiana), hanno mai montato, salvo un breve periodo lui molti anni fa per puro diletto. La loro competenza in fatto di sella e di gare di salto ostacoli, completo o dressage è praticamente nulla: «Zero totale. Noi supportiamo Virginia in tutto quello che vuole fare, ma tecnicamente parlando zero totale», conferma Elisa Grassi. «A questo ci pensano esclusivamente le sue istruttrici che sono bravissime».
Virginia fin da appena nata segue i suoi genitori ovunque nel mondo, dall’Arabia Saudita agli Stati Uniti, per i concorsi dei loro purosangue arabi: respira quell’aria, quell’atmosfera. E quando loro a un certo punto le propongono di andare a dare un’occhiata alla scuola di equitazione che sorge vicino casa (i Spoenle stanno nei pressi di Duesseldorf) lei è categorica: non se ne parla nemmeno. Poi però un giorno: mamma, papà, e se invece provassimo a… ? Detto fatto: Virginia è montata in sella. E adesso una cosa è sicura: da lì non smonterà più… per la gioia del dressage azzurro!