Londra, 11 luglio 2018 – Una battaglia di civiltà: è quella che il mulo inglese Wallace the Great ha combattuto con Christie Mclean, la sua amazzone, e tanti sostenitori da tutto il mondo in nome di tutte le orecchie lunghe di questa grande famiglia equestre.
E Wallace ha vinto: grazie a lui i muli, finora esclusi dalle competizioni ufficiali di dressage della federazione equestre inglese, potranno scendere in campo assieme a cavalli e pony per far vedere quello che sanno fare.
“Wallace ha un bel trotto, abbiamo un buon margine di miglioramento nel galoppo ma per il resto è davvero bravissimo, sa fare di tutto e non è per niente testardo: sono felice del fatto che la federazione abbia compreso il nostro desiderio e abbia aperto le competizioni anche agli ibridi equini come lui. Partecipavamo già a piccole gare amatoriali con buoni risultati, ma poter far vedere quello che sa fare anche nelle gare ufficiali è una grandissima soddisfazione”.
Ulteriore elemento di interesse è il fatto che Wallace sia un mulo salvato dall’associazione britannica Donkey Sanctuary: era stato trovato abbandonato in Irlanda, dove veniva nutrito dalla gente del paese sotto la pensilina di una fermata di autobus.
Forza Wallace, sei tutti noi: perché è sempre una cosa bella quando scopriamo la bellezza di chi è appena un po’ diverso da noi, e le cose che ci accomunano al di là di ogni apparente differenza.
Chiosa finale: in Italia ci sono già stati e ci sono muli e asini addestrati in dressage: anche la Fise aprirà le sue porte alle orecchie lunghe? speriamo di sì.
Enrico Maria Scolari, Brigitte Berner, Charlotte Engholm e i tanti altri amici che già lavorano abitualmente con i muli avrebbero da divertirsi parecchio…
Qui la fonte della notizia, #JusticeforWallace qui il sito del Donkey Sanctuary e qui potete ammirare Wallace al lavoro