Bologna, venerdì 11 novembre 2022 – Nel periodo storico che stiamo vivendo la voce dei cavalieri è importantissima. E’ la voce di chi va in campo e vive sulla propria pelle – e su quella dei propri cavalli – le conseguenze delle decisioni prese dalla politica (sportiva, ovvio).
Questi sono anni di grandi cambiamenti nell’ambito del nostro sport: regolamenti delle massime competizioni internazionali, doping, benessere, criteri di accesso alle manifestazioni agonistiche… i temi sono tantissimi e spesso la voce degli atleti si è levata per protestare vibratamente, pensiamo solo alle grandi discussioni sollevate dalla regola dei tre binomi per squadra alle Olimpiadi…
Ebbene, ieri il Board della Fei in occasione della riunione che si sta tenendo a Città del Capo in Sud Africa, ha comunicato i nomi degli eletti in qualità di rappresentanti degli atleti in seno alla stessa Fei di sette specialità dello sport equestre. Notando come vi sia stata una partecipazione davvero limitata sia in termini di candidature sia in termini di voti…
Vediamo prima di tutto quali sono i criteri per poter votare: aver compiuto 18 anni al momento del voto, aver rappresentato il proprio Paese a livello individuale o di squadra alle Olimpiadi, Paralimpiadi, campionati continentali e mondiali seniores negli otto anni precedenti la votazione.
Vediamo ora i dati relativi a ciascuna specialità. In salto ostacoli i cavalieri con diritto di voto alla luce dei criteri sopradetti sono 569: hanno votato in 57. In dressage 354 e 15. In paradressage 201 e 10. In completo 337 e 5. In attacchi 590 e 23. In endurance 372 e 42. In volteggio 360 e 2.
Gli eletti, che rimarranno in carica fino al 2026, sono i seguenti: in salto ostacoli il brasiliano Rodrigo Pessoa (l’altro candidato era il russo Vladimir Tuganov), in dressage Yvonne Losos de Munoz (Repubblica Dominicana, unica candidata), in paradressage la britannica Erin Orford (l’altro candidato era lo spagnolo Iker Beitia-Astondoa), in completo Bettina Hoy (Germania, unica candidata), in attacchi Franz Schiltz (Lussemburgo, unico candidato), in endurance la tedesca Sabrina Arnold (altri cinque candidati: il belga Peter Bastijns, il romeno Radu Ciubuc, l’irlandese Tom McGuinness, la svizzera Barbara Lissarrague, la statunitense Meg Sleeper), in volteggio Lambert Leclezio (Francia, unico candidato).
Ovviamente questi dati impressionano un po’: la percentuale dei votanti rispetto agli aventi diritto sull’insieme delle sette specialità è stata del 5.53%… Nel dettaglio: 10.02% in salto ostacoli, 4.24% in dressage, 4.98% in paradressage, 1.48% in completo, 3.90% in attacchi, 11.29% in endurance, 0.56% in volteggio.
Anche se può darsi che sui personaggi da eleggere vi sia stato un tale gradimento da ritenere superfluo votare. E diciamo anche che questa potrebbe essere una lettura… consolatoria del fenomeno!