Bologna, 18 gennaio 2018 – Elezioni Fise 2017: la candidatura al consiglio della Federazione Italiana Sport Equestri di Eleonora di Giuseppe.
“Cari Amici, come forse saprete, mi sono candidata al prossimo Consiglio federale della FISE. Vorrei condividere con Te il mio coinvolgimento con i cavalli e il nostro sport, il perché ho accolto la proposta di candidarmi e quali obiettivi desidero perseguire.
Opero da 20 anni nel mondo del cavallo, con tutte le istituzioni competenti e nei molteplici ambiti: sportivo, legislativo, giuridico, formativo, didattico, terapeutico, del benessere, della promozione e della comunicazione. Questo mi ha portato a lavorare per circa metà della mia vita nella nostra Federazione e per la nostra Federazione e quindi alla profonda conoscenza di tutte le dinamiche ad essa connesse. Ho dunque acquisito sul campo una serie di strumenti che ora vorrei portare nel Consiglio federale e che ritengo importanti per il rilancio del nostro movimento sportivo.
Ho iniziato a montare a cavallo da piccola affiancando alla monta inglese quella americana e a pelo e praticando diverse discipline. Poi le scuole di equitazione di Roma e le discipline olimpiche. Per molti anni i miei genitori non hanno ritenuto opportuno comprare cavalli. Ne ho quindi montati diversi, tutti speciali ma spesso scartati e con problemi comportamentali. E’ grazie a queste esperienze che mi sono appassionata alla psicologia dell’apprendimento del cavallo, un percorso scientifico ed un progetto formativo che abbiamo condiviso con alcuni istruttori federali e cavalieri.
É con Piazza di Siena, che ho iniziato a dedicarmi all’organizzazione dei grandi eventi equestri. Nel 1998 l’esperienza dei WEG-i Giochi Equestri Mondiali di Roma poi, in ambito federale, mi sono occupata ancora dell’organizzazione delle manifestazioni, delle discipline olimpiche, delle pubbliche relazioni e ho coordinato progetti e iniziative a finalità istituzionale e sociale connessi anche alle specialità non olimpiche, all’attività promozionale e didattica rivolta ai bambini. Mi sembrava mancasse qualcosa: un’attenzione dedicata alla tutela del cavallo in quanto atleta del binomio. É nato quindi il Dipartimento FISE di Tutela del cavallo, che ho diretto sino al 2008, e il primo regolamento federale in materia.
Risale allo scorso quadriennio l’attività per il benessere degli equidi presso il Ministero della Salute. Importanti, sebbene non ancora sufficienti, i riferimenti normativi e organizzativi di cui il nostro Paese si è dotato, frutto del lavoro con l’allora Sottosegretario di Stato alla Salute e le strutture ministeriali competenti che integra quello della Commissione Sanità del Senato.
All’inizio dell’attuale quadriennio sono stata chiamata a coordinare le Attività Istituzionali per la FISE. Anche questo incarico, svolto gratuitamente, è stato indirizzato a valorizzare il cavallo e gli sport equestri quali risorse sociali. Tra le iniziative, “Principi di tutela e gestione degli equidi” ha riunito per la prima volta il CONI, il Comitato Italiano Paralimpico, il Ministero della Salute e la FISE per il cavallo, per l’affermazione del suo status di atleta e co-terapeuta, per un approccio multidisciplinare e scientifico all’addestramento.
Per rilanciare gli sport equestri e avvicinare il grande pubblico al cavallo è importante avere nel nostro Paese un insieme di eventi equestri di rilievo e fare “sistema”. Per questa ragione, oltre a curare l’organizzazione di Piazza di Siena, ho istituito un Tavolo eventi equestri ed ho operato per portare in Italia il Longines Global Champions Tour che, come saprete, è uno dei circuiti più prestigiosi del mondo. E’ stato un percorso difficile ma un successo per tutto il nostro movimento. Ho cercato di organizzare l’evento di Roma come un grande salotto del cavallo cui tutti potessero accedere gratuitamente e sentirsi a casa propria, ritrovando il gotha dell’equitazione ma anche le attività di base nonché l’attenzione alla disabilità e agli sport equestri integrati.
Non sono soddisfatta di come è oggi la FISE!
Non ci sto a vedere in queste condizioni la nostra Federazione e il nostro movimento che dovrebbero essere tra i primi in ambito nazionale e internazionale. Trovo deplorevole che le Associazioni fatichino ad arrivare a fine mese e che tanti siano costretti a mettere in discussione la loro passione. Non ci sto a vedere i Centri obbligati a dar via i cavalli e gli allevatori a svenderli perché l’utenza è diminuita e il mercato della filiera inadeguato. Non mi piace che i comitati organizzatori siano in difficoltà né che i nostri cavalieri e istruttori non abbiamo tutele né sbocchi adeguati. Non ci sto a vedere genitori che fanno sacrifici per far montare i figli ma non trovano riscontri adeguati nel sistema FISE. Non mi piace sentire il nostro movimento mortificato e deluso, poco considerato dalle istituzioni e incerto ogni volta che si rivolge alla Federazione. Per cambiare tutto questo, per rimettere al centro il cavallo, per ricollocare gli sport equestri, che proprio grazie al cavallo hanno una valenza superiore, ho accolto la proposta di candidarmi.
La FISE deve essere un centro di servizi per i tesserati e non un ente autoreferenziale e deve perseguire le sue finalità istituzionali. La tutela e la corretta gestione degli atleti -cavalli e cavalieri- di tutti i livelli deve essere una priorità come anche la promozione, la programmazione e la creazione di un grande brand del cavallo e dell’equitazione.
La Condivisione, la Competenza e l’Etica sono i principi su cui intendo basare il processo di rilancio della nostra Federazione.
L’armonia che ricerchiamo tra cavallo e cavaliere deve essere quella che vige tra tutte le componenti del sistema federale.
Desidero che la FISE sia di tutti noi e sarei onorata di poterVi rappresentare nel Consiglio federale della nostra Federazione.
Ho condiviso questi principi con Marco Di Paola e con altri candidati consiglieri. Ci siamo ritrovati in tutto questo e abbiamo costituito una squadra che ritengo valida”.
Con i migliori saluti,
Eleonora di Giuseppe