Bologna, 19 settembre 2020 – Giornata centrale per le gare del Cpedi di Casorate che, come da tradizione, è stato contraddistinto dalla presenza del maltempo. Ma proprio in virtù della rodata organizzazione, la pioggia non ha minimamente scalfito la verve dell’evento che ha mandato in scena i rettangoli del paradressage con l’abituale competenza.
Vale la pena di ricordare che l’Italia del paradressage si propone come una vera portabandiera per la missione alle Olimpiadi di Tokyo e che l’internazionale di Casorate è quindi una importante tappa nella messa a punto del nostro sistema agonistico, soprattutto in una stagione durante la quale le trasferte all’estero – facile presagirlo – saranno comunque complesse e difficoltose.
Anche in quest’ottica, il Cpedi di Casorate è tappa molto significativa per l’intero movimento paralimpico e soprattutto per i nostri atleti.
«Con molto dispiacere non ho potuto accompagnare i ragazzi in questa importante e rinomata competizione. – ha dichiarato Gea Einuadi, presidente di WorldSoul – Sono molto orgogliosa dei ragazzi Fedone e Federica: hanno fatto un ottimo lavoro in questi giorni come sempre, mettendo tutti se stessi in campo. Adesso dopo questo internazionale ci portiamo a casa un bel lavoro da fare per preparaci al Top per il 2021!».
Sul fronte dei risultati, oggi allo Cpedi era di scena l’Individual Test ed è andata così.
Livello 1: Sara Morganti prima e seconda. Con Royal Delight ha ottenuto il 75,655%, con Mariebelle il 73,750%. Al terzo posto, Carola Semperboni con Paul e una percentuale del 70,060
Livello 2: Maurizio Ungalli su Funny Face 8 con il 63,578%
Livello 3: Francesca Salvadé con Muggel 4 con il 68,137%
Livello 4: Federico Lunghi su Laudario con il 65,041%
Livello 5: Al terzo posto Alessio Corradini con Centolire e una percentuale di 66,087. Al quarto Antonella Canevaro con Rovario e il 60,040%.
Alla fine della seconda giornata di prove, Ferdinando Acerbi, selezionatore Fise ha così commentato le performance dei nostri atleti: «Sono veramente contento perché i cavalli sono arrivati tutti in ittime condizioni, perfino migliori di quello che ci si poteva spettare, dopo il lockdown. E così pure i cavalieri. Quella di oggi è stata una gara strana, a porte chiuse, con moduli da firmare e molta attenzione agli spostamenti, quindi impegnativa per tutti. Ma alla fine è andato tutto molto bene e non c’è stato il benché minimo cedimento alla pressione. È ipotizzabile che il protocollo che abbiamo utilizzato a Casorate possa perfino essere mutuato da altri comitati organizzatori anche all’estero… E magari possa far ‘riaprire’ la strada al nostro sport. Un amico-concorrente mi ha confidato che all’estero la percezione sulla Lomabardia del Covid è ancora un po’ problematica… Chissà…».
Domani, giornata conclusiva dell’evento, il gran menu di Casorate prevede le attese prove di Freestyle, con inizio alle ore 9