Bologna, 24 gennaio 2022 – Il movimento paralimpico in generale, quello del paradressage in particolare crescono. Nonostante tutto e senza esitazioni. Ma per fornirgli un ulteriore impulso, gli esperti sono al lavoro per rendere anche questo capitolo dello sport più spettacolare.
È proposta di questi giorni, al Forum Fei sul para dressage, la creazione di un circuito sulla falsa riga della Nations Cup anche per i rettangoli para. E perfino un circuito come quello della Coppa del Mondo di volteggio.
Il tema è stato oggetto di discussione nel panel di lavoro del 19 gennaio, al quale hanno preso parte 118 delegati da tutto il mondo. Tra gli altri temi, gli esperti Fei hanno trattato le nuove proposte portate dai rappresentanti della disciplina sulla nomenclatura dei nuovi test e l’introduzione di classifiche per fasce d’età. Nel panel che si svolgerà il 28 gennaio, si tratterà invece il delicato tema delle classificazioni.
Tornando agli incontri che si sono già svolti, la Fei, attraverso la direttrice dei dipartimenti dressage e para dressage Bettina De Rahm, ha evidenziato come il percorso intrapreso in passato, nel 2011, per il volteggio potrebbe rappresentare una buona ‘traccia’ per l’evoluzione da portare anche nel mondo del para dressage.
«Abbiamo visto una crescita di numeri (riferito al volteggio, ndr) che in alcuni casi hanno sfiorato anche il 300% – ha dichiarato da De Rahm. – Gli eventi si sono estesi su più continenti e sono cresciute le registrazioni in Fei degli atleti. In pratica, si sono allargate le opportunità offerte alla disciplina, agli atleti e allo sport. Tanto che oggi il volteggio dispone di un proprio circuito di Coppa del Mondo. Con finali organizzate con quelle del salto, del dressage e degli attacchi. Il para dressage è già incluso nel programma olimpico, eppure c’è largo margine per dare ancora più risalto alla disciplina».
David Hamer, membro del comitato ‘para’ Fei e della British Equestrian ha avanzato la proposta della nascita di un circuito analogo a quello rodatissimo della Coppa delle Nazioni, che con gli oltre 100 anni di esistenza ha ampiamente provato di essere catalizzatore di pubblico.
«Abbiamo le grandi lezioni del salto, del dressage e del completo da cui possiamo imparare e un circuito a squadre sarebbe un ulteriore salto di qualità. Sarebbe una grande motivazione per la diffusione della disciplina a livello di ciascuna nazione. E si allagherebbe quindi anche la platea degli atleti del paradressage che vi avrebbero accesso. Senza contare che un circuito a squadre sarebbe tecnicamente propedeutico a tutti gli altri eventi come Campionati continentali e del mondo o Paralimpiadi. In cui di fatto esiste già il concetto di team».
Secondo le proposte sul tappeto, si aggiungerebbe una ulteriore e più alta categoria di gare internazionali per il paradressage. Un quattro stelle (oggi i Cpedi sono fino a 3*, ndr), che indicherebbe la presenza proprio della classifica a squadre. In pratica, un upgrade anche tecnico che, con Parigi 2024 in prospettiva, potrebbe corrispondere al desiderio di crescita espressa da più parti.
Al momento naturalmente tutto è ancora in divenire… Anche se il favore per queste proposte è stato immediato e allargato e lascia prevedere rapide evoluzioni.
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