Bologna, 4 agosto 2022 – Da anni è l’incontrastata regina azzurra del paradressage. Di più. È l’atleta che in assoluto ha più contribuito ad arricchire il medagliere italiano. In ambito olimpico, mondiale e continentale.
Difficile non ripetersi parlando di lei. Sara Morganti è sulla breccia da così tano tempo…
Eppure, ogni volta è proprio lei, con la sua semplicità e la sua delicata determinazione a darti l’input giusto…
“Sta per iniziare su Rai 1 ‘A Muso Duro’ film sulle prime Paralimpiadi della Storia. Roma, 1960: sfruttando gli impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi appena concluse, viene disputata la prima Paralimpiade del mondo. Artefice dell’iniziativa, che cambierà per sempre la percezione della disabilità, è Antonio Maglio, medico e dirigente dell’Inail che dedica la vita al pieno recupero delle persone disabili. Incaricato nel 1957 della direzione del Centro Paraplegici Villa Marina di Ostia, Maglio riesce, attraverso lo sport, l’arte e la musica, a cambiare l’idea che gli altri avevano dei disabili e anche la percezione di sé dei disabili stessi”.
Così scrive Sara sulla sua pagina Fb. Un social media sì, ma anche una piccola finestra sull’universo che le piace comunicare agli altri. Un universo che parla di sport, di determinazione, di fatica e agonismo in cui la disabilità è solo un ulteriore stimolo da superare. Che ti fa capire come un atleta paralimpico trovi proprio nello sport, vieppiù con i cavalli, l’integrazione perfetta. Con il concetto di agonismo e con tutto quanto ci sta dietro.
Nata a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, Sara monta a cavallo da quando ha 13 anni. A 19 anni, le viene diagnosticata la sclerosi multipla che rapidamente la porta a smettere di camminare. Ma non di montare.
Nel 2005 scopre che vicino a casa c’è un centro ippico che prepara gli atleti disabili per le competizioni paralimpiche. In meno di un mese è pronta per partecipare ai Campionati Italiani Assoluti Paralimpici di equitazione. Vince un oro e un argento.
L’anno successivo l’azzurra si migliora: due ori al Campionato Lombardo Open, due ori al Campionato Toscano e due ori ai Campionati Italiani Assoluti Paralimpici di equitazione 2006. Un tale esploit non poteva certo passare inosservato e Sara Morganti diventa atleta di interesse nazionale sia nel 2005, sia nel 2006.
Ai Campionati Italiani Assoluti Paralimpici del 2009 – dopo una battuta d’arresto dovuto alla sua condizione – Sara vince un oro nel tecnico, uno nel freestyle e il premio d’onore come miglior risultato tecnico assoluto.
Grazie a questi risultati si qualifica per gli Internazionali di luglio 2009 a Casorate Sempione e per gli Europei di agosto 2009 in Norvegia in cui gareggia come componente della Nazionale Italiana di Equitazione Paralimpica.
La sequenza di medaglie ‘incassate’ dall’azzurra Monganti da lì in poi non conosce eguali nella storia dell’equitazione italiana. E arriviamo in un soffio fino alle due medaglie a Tokyo. Un successo che ha fatto gioire e commuovere ben oltre i confini degli sport equestri.
A Herning2022, Sara Morganti sarà in gara con Royal Delight. Royalina per gli amici. Cavalla premiata dopo Tokyo anche dal prestigioso media internazionale ClipMyHorse.
«La relazione tra Sara e Royal è un rapporto fondato sul rispetto e soprattutto sull’amicizia. Sono fantastiche insieme, entrambe conoscono esattamente cosa voglia o cosa senta l’altra in un modo che, secondo me, non è possibile descrivere a parole. Un’intesa così è difficile da trovare». A raccontarci questa scheggia di backstage è Victoria Morganti, sorella di Sara e appassionatissima groom che la segue ovunque. Sostenendola in tutto e per tutto.
Cosa arriverà da Herning per la regina azzurra è difficile dirlo. O meglio, tra ‘quelli dei cavalli’ i pronostici non si fanno proprio mai! Di sicuro possiamo contare sull’impegno totale di questo binomio.
Sara Morganti trasmette energia e determinazione. E, pur riconoscendo con obiettività la difficoltà di una vita complicata da una condizione fisica complessa, dimostra – come dicevamo all’inizio – che i limiti sono solo stimoli per essere superati. Non con rabbia. Con dolcezza e determinazione.
Have a good ride girls!