Bologna, 21 novembre 2023 – «Alle manifestazioni paralimpiche, giustamente, c’è la massima attenzione per le esigenze speciali di tutti gli atleti e per l’inclusione. Purtroppo invece c’è ancora una gran lavoro da fare quando si parla di fruizione degli eventi equestri in generale da parte di chi ha mobilità ridotta o è portatore di handicap. Paradossalmente, il disabile che vuole assistere a un evento dedicato ad atleti paralimpici deve affrontare più difficoltà degli atleti stessi».
Tutto partiva qualche anno fa da questa analisi maturata da Ferdinando Acerbi, atleta paralimpico ma soprattutto uomo di cavalli con un grande desiderio: far sì che veramente tutti potessero godere dello spettacolo delle competizioni equestri. Magari proprio su quegli stessi terreni a lui tanto cari: i Pratoni. I luoghi dove nella sua prima vita aveva galoppato il lungo e il largo forse senza neppure pensare a queste cose.
Ma la vita è fatta così… E da ciò che ci accade dobbiamo ‘salvare’ sempre qualche cosa. Fosse anche la nuova consapevolezza che con una stampella o una carrozzina, sul cross è difficilissimo arrivarci. Anche a un Campionato del Mondo ben organizzato come quello del 2022 ai Pratoni…
Così Acerbi ha cominciato a studiare. A pensare. E via via a capire come poter elaborare una strategia che potesse rendere ogni manifestazione equestre davvero più sostenibile in termini di inclusione. Anche del pubblico con mobilità ridotta.
Ed è nata l’idea di fornire ai comitati organizzatori tutte quelle informazioni che, in fase di allestimento di un concorso, possono fare la differenza.
Grazie al supporto della Fise e con il pieno interessamento della Fei, nel 2022 – dopo l’esperienza sul campo maturata proprio ai Campionati del Mondo – ha visto la luce il FEI accessibility handbook. Una sorta di vademecum su come rendere un concorso veramente inclusivo.
Che proprio in questi giorni, in occasione della General Assembly della Fei a Mexico City ha dimostrato di essere un seme ben coltivato, visto che ne è stata annunciata la seconda edizione.
Il lavoro continua
«Man mano che si va avanti, il supporto che possiamo fornire ai comitati organizzatori affinché i loro eventi offrano l’inclusione maggiore, cresce. Anche il Campionato d’Europa di Milano a San Siro è stato una buona occasione per abbattere ogni barriera tra la disabilità e la passione per gli sport equestri. L’inclusione è la chiave di volta nel rapporto con i cavalli. E anche lo sport merita di diventare un perimetro sempre più largo e condiviso» ha commentato Ferdinando Acerbi. Al quale auguriamo che la seconda edizione del FEI accessibility handbook lo veda sempre schierato in prima linea per la diffusione dello sport.