Tryon, 21 settembre 2018 – “Una gioia incredibile, tanti impegni è vero ma magari fossero sempre questi gli impegni degli sportivi!”. La medaglia d’oro di Sara Morganti ha tenuto occupato il Team Italia di Paradressage ma, come ha detto il Tecnico della squadra Michele Betti, magari fosse sempre così!
“Sara ha fatto un super risultato che è anche difficile e forse superfluo commentare, parla da solo! Quello che è importante sottolineare è che siamo riusciti, in vista di questo appuntamento, a radunare la squadra per il Test Event di Bologna. Io credo molto allo spirito di squadra come elemento fondamentale per riuscire ad ottenere risultati importanti. Per questo avere Sara Morganti insieme agli altri cavalieri è un elemento di forza. Lei, all’interno del team, è un traino, è un esempio. La positività che emana è contagiosa e per questo insisto sull’importanza di essere riusciti a creare una situazione dove potersi allenare e confrontare insieme: è servito sia a lei che agli altri”.
Una squadra affiatata composta da elementi che si compensano e si completano a vicenda, dove ogni elemento è fondamentale per la conquista del risultato, come sostiene Michele Betti: “Siamo fortunati perché all’interno di questo team ogni cavaliere ha il suo ruolo ben preciso. Ognuno con il suo bagaglio di esperienze e la sua personalità aggiunge quel qualcosa in più che rende la squadra competitiva anche in un contesto come questo dove il livello è mostruoso”.
“Maurilio Vaccaro è il debuttante della squadra, ma non solo in una manifestazione del calibro dei Campionati del Mondo ma nella specialità del Dressage. Nonostante la sua grandissima esperienza con i cavalli, anche precedente all’incidente, nel Dressage è agli inizi, ha poche gare nel suo curriculum. Nonostante questo lui si presenta sempre bene, naturalmente in una manifestazione di questo tipo sconta un po’ la mancanza di esperienza. La componente emotiva è sempre un fattore determinante ma nel caso di Maurilio non è l’ansia da prestazione il problema; quello che gli gioca brutti scherzi, paradossalmente, è il suo entusiasmo. Oggi ad esempio ha fatto una gara leggermente al di sotto delle sue capacità e sicuramente una dose del suo risultato, comunque ottimo, è data dall’eccesso di entusiasmo…diciamo che diventa un po’ troppo creativo!”
“Federico Lunghi è un vero e proprio personaggio. È una grandissima persona: è amico di tutti, è un idolo, suscita simpatia nel pubblico e viene sempre fermato per firmare autografi o scattare una foto. La personalità è un aspetto importante da tenere in considerazione nelle gare, soprattutto nella disciplina del Dressage. Federico con il suo carisma è come una calamita e questo non guasta. A livello tecnico è una sicurezza. Lui è costante, viaggia sui suoi punteggi che rimangono gli stessi in ogni situazione, non esiste campo grande, campo piccolo, tempo bello o brutto, lui ha la capacità di dare sempre il suo massimo in ogni contesto. E una figura di questo tipo è fondamentale in una squadra è uno dei pilastri del team”.
“Francesca Salvadé è l’altro pilastro. Questa è stata una stagione un po’ delicata e complicata per lei a seguito di un lieve infortunio che ha interessato Muggel a maggio e che si è trascinato un po’ più a lungo del previsto tenendola lontano dalle gare. Ora è tutto risolto, il cavallo è in ottima forma, ma l’assenza dal rettangolo sicuramente non ha giovato alle sue prestazioni e l’errore nella sua prova ne è la dimostrazione. Francesca ha fatto un errore di grafico all’inizio della ripresa, un errore che è sintomo di tensione, come se ci fosse un po’ di ruggine. Sicuramente le è servito e per domani sono più che ottimista, è un binomio consolidato e sono sicuro che andrà meglio”.
Anche per Michele Betti, come per il Capo Equipe Ferdinando Acerbi, uno dei risultati più grandi è l’unione e l’affiatamento del Team. “Devo ringraziare Ferdinando, grazie a lui i rapporti all’interno della squadra italiana sono cambiati in modo nettamente positivo. Anche in questa trasferta non ci sono mai stati momenti di tensione, colpe o mere critiche, c’è stata un’analisi costruttiva e questo atteggiamento può portare solo al miglioramento del risultato”.
Ancora due giorni di gara prima della fine di questi World Equestrian Games e il tecnico del Team Italia di Paradressage è carico: “Su Sara Morganti non voglio aggiungere molto altro, lei è la nostra punta di diamante sia a livello tecnico che per lo spirito di squadra. Aspettiamo le prove di domani e la finale del Freestyle, siamo in ballo e giochiamo… noi ce la mettiamo tutta!”