Bologna, 14 novembre 2022 – Una decisione che sa di sconfitta.
A brutto muso, la reazione di chi (nonostante tutto) ha amato il Pentathlon Moderno come facente parte della grande famiglia dell’equitazione non può che essere di profonda tristezza.
Ma veniamo ai comunicati ufficiali: riportiamo le prime righe della notizia di ieri sul sito di Uipm, che potrete trovare per intero qui.
“La comunità sportiva globale dell’UIPM ha votato per garantire il futuro del Pentathlon moderno ai Giochi Olimpici con l’adozione formale della Disciplina degli ostacoli.
Degli 83 membri votanti che hanno presentato un voto valido sull’aggiunta della disciplina degli ostacoli agli statuti UIPM il primo giorno del Congresso UIPM 2022, 69 di loro (83,3%) hanno votato a favore, con 11 voti contrari e tre astenuti.
Il risultato fornisce all’UIPM il mandato di proporre al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) un nuovo look del Pentathlon Moderno – con Disciplina degli ostacoli che sostituisce l’equitazione – per l’inclusione nei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028″.
Il Congresso UIPM ha anche votato per modificare le regole e i regolamenti della competizione in modo che la disciplina degli ostacoli possa essere introdotta nei campionati del mondo UIPM Junior (Under 22), U19 e U17, nonché nei campionati continentali a partire dal 2023″, eccetera eccetera.
Quando e come cambierà il Pentathlon Moderno ce lo spiega in breve Simone Cavicchioli, modenese, responsabile nazionale del settore giovanile della Federazione italiana pentathlon moderno.
“Era nell’aria questa modifica, perché nell’ultimo anno si sono fatti test per capire come cambiare. Al posto dell’equitazione, dopo Parigi 2024, subentrerà l’OCR. Sempre un percorso a ostacoli, ma senza cavalli e con gli atleti che superano difficoltà del tipo Spartan Race. Quindi alle Olimpiadi di Parigi 2024 l’equitazione c’è, e per i senior il cambiamento arriverà dopo Parigi, con le qualificazioni verso Los Angeles 2028″.
E per i più giovani?
“Per le categorie giovanili verrà inserita questa nuova 5° disciplina dalla prossima stagione. Non abbiamo ancora i dettagli del regolamento tecnico, i test non hanno portato a definire il tutto nei dettagli ma speriamo di averli entro gennaio. Parallelamente sono state apportate modifiche al regolamento relativo all’equitazione volte alla maggior acquisizione di competenza da parte dei cavalieri, e di un maggiore welfare per i cavalli.
In effetti l’impressione della necessità di implementare maggiormente la pratica equestre dei pentatleti, in generale, era forte dopo i tanti brutti percorsi di Tokyo 2020.
“In realtà non è proprio così, almeno in Italia. I nostri atleti prima di affrontare le gare con i percorsi a ostacoli (la prova di equitazione è l’ultima ad essere aggiunta alle altre nelle competizioni, il che avviene nella fascia dei 18 anni di età) devono sostenere con esaminatori esterni e facenti parte della Fise. Il problema è che a Tokyo è stato commesso un errore molto grossolano, montando un percorso che in 4 anni non si era mai visto per l’altezza degli ostacoli. E anche i cavalli erano decisamente poco adatti alla situazione”.
Come mai è stato commesso un errore così marchiano?
“Ingenuità, forse per far vedere più spettacolo? Non sappiamo. Inoltre quei cavalli non erano abituati a un contesto così complesso, con tanti colori. Il problema maggiore è stata la dimensione dei salti: da regolamento il pentatleta può saltare al massimo 120 cm, e a Tokyo erano 120 cm. Ma nelle gare internazionali in giro per il mondo l’altezza arriva a un metro, non di più. Quei 120 cm oserei dire che non si erano mai visti in una gara di Pentathlon negli ultimi 8 anni, perché anche alle Olimpiadi di Rio il percorso era più facile che non a Tokyo”.
Comunque sia, il risultato non cambia: che i noti fatti di Tokyo 2020 abbiano o meno influito sulla disciplina, dopo Parigi le cose cambieranno.
Sempre dal sito Uipm, le motivazioni ufficiali dei più importanti sponsor della decisione oltre a quelle del presidente, il dott. Klaus Schormann, decisamente a favore dell’appiedamento.
“L’obiettivo del Pentathlon moderno in questo sforzo non è solo quello di salvare il tuo sport, ma deve anche rendere più forti i Giochi. Devi essere un catalizzatore per un gioco che attiri più giovani, promuova un maggiore coinvolgimento dei fan, sia più favorevole alla trasmissione e più popolare in un mare crescente di eventi in competizione in competizione per l’attenzione dei consumatori “, Michael Payne, ex direttore marketing del CIO
“Ho partecipato a tutti e quattro gli eventi di test ostacoli. Ho anche partecipato al corso e posso dirvi che non è niente di facile. È uno sport impegnativo per ogni abilità di un atleta. Ma soprattutto, ho ascoltato gli atleti che hanno partecipato,” Yasser Hefny (Oly), presidente del comitato atleti UIPM
“Se siamo abbastanza coraggiosi, se siamo disposti a lavorare insieme e porre l’accento sugli atleti di domani… non del passato… sono certo che possiamo dare alle generazioni future una versione veramente “moderna” del Pentathlon moderno”, il vicepresidente Joel Bouzou (Oly)
“Non posso leggere le menti del Comitato Esecutivo del CIO, se non per dirlo e dirlo con certezza. Se non approviamo il nuovo formato proposto per il futuro, non abbiamo possibilità di rimanere ai Giochi Olimpici”, – UIPM 1st Vicepresidente e vicepresidente del CIO Juan Antonio Samaranch