Imola, 23 giugno 2022 – Giocare in trasferta è sempre un po’ più difficile, sportivamente parlando.
Ma c’è sempre grandissima soddisfazione quando ti rendi conto che anche chi non ti conosce si lascia trascinare e apprezza le tue qualità: come è successo lo scorso fine settimana ai butteri maremmani alla Fiera Agricola del Santerno.
Dove a rappresentare la tradizione maremmana c’erano le associazioni de La Bardella Maremmana per il Lazio e i Butteri di Pomonte dalla Toscana, e come ‘padroni di casa’ della situazione i Butteri di Romagna.
Che in questo caso non erano avversari da battere, ma amici a cui piace così tanto quello che fai da volerti seguire e rubare con gli occhi.
Con loro anche il numerosissimo pubblico della Fiera agricola del Santerno, che a sorpresa ha fatto il tutto esaurito alla tre giorni dedicata al mondo agricolo locale e non solo.
Perché l’attenzione degli spettatori era palpabile, e volume e quantità di applausi sono stati un dato oggetivo di apprezzamento per i quadri viventi che butteri e cavalli hanno disegnato insieme, con l’apporto maestoso delle vacche maremmane dalle lunghe corna.
Il lavoro di condizione della razzetta composta da puledri e vacche, con il passaggio formale della sua conduzione dai butteri maremmani ai colleghi romagnoli. Un gesto simbolico ma efficace, un battesimo ufficiale per gli amici di Imola e dintorni.
Poi quello la doma del puledro con il marrone, i momenti di svago con i giochi in sella dei tempi andati e ancora il carosello dei butteri e lo spettacolo in ricordo di Michela Pesci, la giovane amica de La Bardella Maremmana mancata due anni fa.
E lì l’emozione è stata tanta, per tutti.
Ma oltre l’emozione c’è stato di più, a Imola.
Perché grazie alla voce narrante di Simona Falorni, amazzone toscana che ama in modo formidabile la storia di cavalli e cavalieri delle Maremme, anche chi assisteva ha potuto vedere davvero cosa succedeva, e non semplicemente assistere a uno spettacolo.
Apprezzare le finezze della monta da lavoro con il bestiame e l’addestramento dei cavalli necessari per quel mestiere, capire dal vero come il cavallo esperto riesce a tranquillizzare il puledro nel momento della doma.
Da notare che nei tre spettacoli andati in scena alla Fiera di Santerno sono stati utilizzati per la dimostrazione di doma tre diversi puledri. Questo per fare capire che non si tratta di scene imparate a memoria dai protagonisti equini, ma reazioni sincere e pulite dei cavalli a cui accade.
Grande successo anche per i giochi tradizionali che i butteri facevano tra loro nei giorni di festa, come il Torneo della Rosa e il Gioco della Sedia. Prove di abilità travestite da divertimento che premiavano i migliori cavalieri e i cavalli con l’addestramento più fine.
Risultato finale?
Che il pubblico romagnolo ha chiesto a gran voce le date dei prossimi spettacoli di butteri e cavalli Maremmani in Lazio e Toscana, così da poter rivederli e conoscerli ancora meglio.
Ecco, a questo servono le trasferte fuori casa delle ambasciate di Maremma: a richiamare nuovi amici a casa di chi, su bardelle e scafarde, ci ha passato ore tra le più belle della sua vita.
Appuntamento quindi a domenica 17 luglio prossimo alle ore 21 con ‘La Sbraciata del Buttero’ dei Butteri Fattoria di Pomonte a Pomonte di Scansano, in provincia di Grosseto.
E a Marta, sul lago di Bolsena nella provincia di Viterbo sabato 23 luglio con ‘Nell’immenso con Michela’ con gli amici de La Bardella Maremmana: perché non ce n’è mai abbastanza di emozioni buone.