Arezzo, 23 settembre 2020 – Dei cavalli Bardigiani e Maremmani in gara ai campionati nazionali 2020 di Monta da Lavoro Fitetrec Ante vi avevamo già parlato.
Oggi tocca a una cavalla che ad Arezzo da sola ha rappresentato una razza intera, quella Tolfetana: è Laika, che montata dal campione europeo juniores Stefano Della Corte ha siglato il terzo posto nella categoria amatori, il secondo in attitudine e il primo assoluto nel campionato del Circuito allevatoriale MiPAAF.
Unica ma buonissima, e se vogliamo andare al di là del mero risultato di classifica dobbiamo proprio intervistare Stefano Della Corte, 19 anni, nato e cresciuto a Tolfa in una famiglia di allevatori di cavalli.
Stefano, cosa si prova ad essere l’unico in gara con una cavalla Tolfetana?
“Mi sento emozionato: è una grande responsabilità, perché rappresento il nome di Tolfa nei campi di gara di tutta Europa e voglio farlo al meglio”.
Il che gli viene abbastanza bene, teniamo a precisare.
Il cursus honorum equestre di Stefano è infatti composto di due pagine fitte di medaglie d’oro, d’argento e di bronzo nella disciplina della Monta da lavoro culminanti con la vittoria ai campionati europei del 2019 sia nella prova a squadre che in quella singola.
Come ha scelto Laika, da quanto tempo è con lei?
“E’ nata nella nostra azienda, l’allevamento di mio nonno materno Giovanni Battista Tagliani: è figlia di Diana e Urano, uno degli stalloni dell’Università Agraria della Tolfa. Era già bella appena nata, tutta nera com’era: l’abbiamo scelta da subito come futura monta e cresciuta come una principessa, si vedeva già che aveva una eleganza particolare. Poi crescendo si è dimostrata disponibile, oltre a confermare la sua eleganza anche nei movimenti”.
“Il nonno si commuove a vederci insieme: mi ha messo in sella che avevo tre mesi, ha trasmesso la sua passione per i cavalli a tutti noi e Laika tra l’altro è anche nipote della prima cavalla di mia madre Lucia. Insomma, è tutta una cosa di famiglia”.
Quali sono le caratteristiche migliori di Laika?
“Disponibilità e tranquillità. E’ brava e buona con tutti, con qualsiasi persona le faccio montare in sella lei si comporta in modo impeccabile. Poi dal lato tecnico ha la capacità di apprende subito tutto. Il che può essere per assurdo sia pregio che difetto, perché se per caso sbagli o le insegni una cosa non corretta lei impara immediatamente anche quella: quindi con lei non puoi distrarti troppo”.
Un suo difetto.
(Dopo un lunghissimo momento di silenzio, n.d.r.) “Non lo trovo proprio”.
Come ha scelto la disciplina della Monta da lavoro?
“Perché secondo me è una delle migliori: comprende 4 prove totalmente differenti tra loro, quindi è molto stimolante. Nel dressage devi saper fare un lavoro in piano corretto, mostrando precisione nei movimenti. Nell’attitudine capacità di superare in scioltezza i vari elementi che formano le difficoltà (cancello, rivier/fosso, slalom, passi indietro e laterali…). Nello sbrancamento esce la capacità del vero cavallo da lavoro, devi tirare fuori un certo vitello da un lotto di 15 altri. E infine la gimkana veloce, dove hai più o meno gli stessi elementi dell’attitudine ma devi fare i conti anche con il cronometro. E’ la varietà delle capacità necessarie al binomio per fare bene che mi interessa, e la rende una disciplina veramente completa”.
Parola di un campione europeo che ha vinto i suoi allori con Laika, Tolfetana di 9 anni e nata in casa: cose meravigliose, che succedono con gli allevatori e i cavalli italiani.
Ribadiamo: valorizziamo gli uni e gli altri con nomi e cognomi, anche sulle classifiche di gara Fitetrec Ante e Mipaaf.
Visto che non tutti, come hanno invece fatto gli allevatori di cavalli Maremmani (che hanno sempre una M prima del nome), sono riconoscibili altrimenti.
Nota bene: come immagine principale dell’articolo abbiamo usato uno scatto dei campionati Europei 2019 che ritrae il giovane Della Corte e Laika, Tolfetana.
Come mai, direte voi? Perché Stefano che lo ha chiesto così:
“Se si può mi piacerebbe anche mettere questa foto con la mia famiglia: perché in fondo se sono arrivato dove sono è solo merito loro, che mi sostengono sempre in tutto sia economicamente che moralmente. Ma soprattutto mi stanno sempre vicini, e mi aiutano tantissimo”.
Capite bene che non potevamo dire di no, vero?