Roma, 7 agosto 2018 – Dopo la comunicazione della Agenzia delle Entrate circa la decommercializzazione degli importi relativi alle pensioni dei cavalli utilizzati dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche per fini istituzionali ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Società si è scatenato un dibattito tra gli addetti del settore, perché tale decommercializzazione ha tra i requisiti necessari anche quello dell’iscrizione dei cavalli in questione al registro della federazione sportiva di competenza, oltre al suo comprovato utilizzo nelle specifiche attività.
Tutto bene per le Asd iscritte alla Federazione Italiana Sport Equestri, che come noto emette un proprio passaporto per i cavalli impiegati nelle sue attività sportive; ma per le Asd che non sono iscritte alla Fise come si fa?
Fitetrec Ante ha deciso di ovviare al problema valutando l’istituzione di un regolare passaporto anche per i cavalli delle proprie discipline agonistiche, per non penalizzare le associazioni che operano nell’ambito delle proprie attività.
La decisione ci è stata comunicata al telefono stamane direttamente dall’avvocato Alessandro Silvestri, presidente Fitetrec Ante: “Il modo in cui è stata formulata questa nota della Agenzia delle Entrate ha creato qualche problema, e la decisione di legare anche ad un passaporto federale il discrimine tra un cavallo dedicato alle attività istituzionali e non ci costringe a prendere la decisione di adottare, anche per i soggetti che praticano le nostre discipline equestri, un passaporto Fitetrec Ante con relativo specifico registro. Un piccolo costo in più che avremmo voluto evitare, ma che si rende necessario per non penalizzare le Asd che si dedicano alle nostre discipline: se questa decisione verrà ratificata dal Consiglio Federale cominceremo ad emetterli questo autunno”.
Numerose le attività agonistiche Fitetrec Ante, tra cui ricordiamo Trec, Trec Attacchi, Attacchi, Tiro con l’arco a cavallo, Mountain Trail, Cross Country, Country Derby, Monta da lavoro, Gimkana, Doma Vaquera, Monta Maremmana, Addestramento classico, Monta Storica, Barrel, Pole Bending, Gimkana Western, Team Penning, Ranch Sorting, Cattle Penning, Cutting, Working Cow Horse, Roping.
E per i cavalli e i pony utilizzati dagli enti di promozione sportiva per le attività ludiche che si farà? ai posteri l’ardua sentenza – o magari, più semplicemente, ci aggiorniamo alla prossima puntata.
Aggiornamento: copiamo e incolliamo dal sito Fitetrec Ante una comunicazione ufficiale con una più ampia disamina dell’ufficio legale federale:
Il Presidente nazionale Alessandro Silvestri ha comunicato i possibili provvedimenti che andranno presi in Federazione circa l’ argomento in questione per non penalizzare tutte le Asd che si dedicano alle nostre discipline: se questi verranno approvati dal Consiglio Federale già il prossimo autunno si inizierà ad emetterli. Si sta valutando tra le altre cose l’istituzione di un regolare passaporto anche per i cavalli delle numerose discipline agonistiche in seno a Fitetrec-Ante, per non penalizzare le Asd che operano nell’ ambito delle proprie attività sportive.
Abbiamo chiesto un chiarimento circa le prestazioni concernenti la custodia delle attrezzature dei beni o al ricovero degli animali, utilizzati per la pratica dello sport dilettantistico, rese dall’associazione società sportiva dilettantistica senza fini di lucro ai propri soci o agli altri soggetti indicati dall’articolo 148, comma 3, del TUIR (ad es. tesserati del medesimo organismo sportivo nazionale: Federazione Sportiva Nazionale, Ente di Promozione Sportiva, Disciplina Sportiva Associata), ovvero se possono considerarsi svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali e quindi decommercializzate agli effetti dell’IRES
Questo quanto emerso oggi:
“Come chiarito al paragrafo 4, la decommercializzazione ai fini IRES prevista dall’articolo 148, comma 3, del TUIR è subordinata, fra l’altro, al requisito che l’attività sia resa in diretta attuazione degli scopi istituzionali dell’ente. Per quanto concerne la riconducibilità o meno delle prestazioni oggetto del quesito nell’ambito delle attività svolte in diretta attuazione dei predetti scopi istituzionali, si osserva che non può prescindere, comunque, da una valutazione caso per caso del rapporto esistente in concreto tra l’associazione o società sportiva dilettantistica non lucrativa e l’associato/socio o il tesserato.
Ciò premesso, si precisa che le prestazioni di custodia delle attrezzature e dei beni o di ricovero degli animali (ad esempio i cavalli) affidati all’associazione o società sportiva dilettantistica senza fini di lucro dai soci o dagli altri soggetti normativamente individuati dall’articolo148, comma 3, del TUIR, possono considerarsi svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali della stessa associazione o società sportiva dilettantistica se siano connaturate ed essenziali all’attività principale svolta da tali enti. Occorrerà verificare, ad esempio, se le citate prestazioni, per contenuto, termini e modalità di effettuazione, vadano o meno al di là di quanto necessario e funzionale per consentire all’ associato/socio tesserato regolarmente l’effettivo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica.
Risulta determinante, in altri termini, sempre per la verifica del requisito della diretta attuazione degli scopi istituzionali, escludere, in base ad un esame di tutte le circostanze concrete, chela custodia delle attrezzature e dei beni o il ricovero degli animali presso l’associazione o società sportiva dilettantistica senza fini di lucro non si risolva in un mero espediente per ottenere tali prestazionia condizioni più vantaggio se in ragione del regime fiscale di favore riservato a tali enti.
A tale riguardo, sempre al fine di accertare la diretta attuazione con gli scopi istituzionali delle prestazioni rese, risulta importante verificare anche che le attrezzature e i beni custoditi nonché gli animali ricoverati siano identificati come idonei alla pratica sportiva dilettantistica in base ai parametri definiti dalla Federazione Sportiva Nazionale e dalla Disciplina Sportiva Associata cui l’associazione o società sportiva dilettantistica è affiliata.
Nel caso di associazioni o società sportive dilettantistiche senza fini di lucro affiliate ad Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, l’identificazione potrà avvenire in ogni caso sulla base dei parametri stabiliti da Federazioni Sportive Nazionalie Discipline Sportive Associate qualora recepiti dagli enti di promozione affilianti.
Con riferimento a tale profilo, si fa presente, in base a quanto rappresentato dal CONI, che nel caso degli sport equestri i cavalli utilizzati a fini sportivi sono regolarmente tesserati presso la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) mentre, nel caso di altri sport, spetta alla Federazione Sportiva affiliante fissare criteri specifici che consentano l’identificazione univoca del bene rientrante tra le attività istituzionali dell’associazione o società sportiva dilettantistica senza fini di lucro.
Pertanto, qualora la custodia riguardi attrezzature o beni (o il ricovero animali) che siano oggetto di univoca identificazione da parte della Federazione Sportiva (Federazione Sportiva Nazionale Disciplina Sportiva Associata) affiliante, potrà riconoscersi il vincolo della diretta attuazione di tali attività con gli scopi istituzionali dell’associazione o società sportiva dilettantistica senza fini di lucro, sempre che, ovviamente, tale identificazione si accompagni all’effettivo utilizzo dell’attrezzatura, del bene o dell’animale nella pratica sportiva dilettantistica e la prestazione di custodia o ricovero sia coerente, per le modalità con cui viene resa, con tali finalità.”
Rimandiamo tutti alla fine dell’ estate per nuovi aggiornamenti che riguarderanno anche la sorte di cavalli e pony utilizzati dagli enti di promozione sportiva per le tutte le attività ludiche.