Bologna, 19 gennaio 2025 – La finale vinta da U.S. Polo Assn. 7 a 5 contro Apose altro non è stata che lo spot di una notte da ricordare a Courmayeur, dove lo sport altamente spettacolare, la mondanità e la voglia di socializzare si sono alternate nella serata finale di Italia Polo Challenge, il circuito di Arena Polo che chiude la tappa valdostana con la certezza che, sì, Courmayeur e il Polo hanno un grande feeling. Una sintonia particolare che si specchia nelle circa 1.800 persone che complessivamente – nella quattro giorni di match – hanno sfidato la temperatura sotto zero per seguire le gesta dei grandi campioni di Polo sulle tribune e nell’elegante hospitality realizzato dal team di The Chukker Company, gli organizzatori di Italia Polo Challenge.
Ha vinto la fortissima squadra griffata U.S. Polo Assn. e costruita a cavallo – è il caso di dirlo – di due continenti, Europa e Sudamerica con il messicano Aguilar, il peruviano Guillermo Li e il fortissimo francese Mathieu Delfosse. Il team italo-francese di Apose, con i transalpini Strom e Legoubin e l’italiano Giorgio Cosentino, ha dato spettacolo per tutto il torneo giocando un Polo preciso, tattico e di grande intensità, ma nella finalissima U.S. Polo Assn. è partita fortissimo indirizzando subito il match. La forza esplosiva di Apose, messa in mostra durante la quattro giorni di Courmayeur, è venuta fuori di prepotenza solo nel finale di partita, quando da un parziale di 2-7 Apose si è portata sul 5-7, prima che il cronometro sancisse la fine della sfida.
Il responso del campo
Grande festa per i vincitori, mentre nella finale all’americana a tre squadre per stabilire le piazze dal terzo al quinto posto – tutti contro tutti e tempi di gioco dimezzati – E. Marinella ha battuto Courmayeur (5-2), quest’ultima ha poi ceduto a Union 1-3 per una classifica finale che incornicia la vittoria di U.S. Polo Assn, il secondo posto di Apose e poi, dal terzo al quinto posto nell’ordine: E. Marinella, Union, Courmayeur. Grande fair play, alla fine, del Ceo di U.S. Polo Assn., main sponsor del circuito e ‘presidente’ della squadra vincitrice Lorenzo Nencini: «Ha vinto il Polo e la maggior soddisfazione e nel fatto di aver visto il grande spettacolo di sport messo in campo dalle cinque squadre e l’altrettanto grande risposta del pubblico qui a Courmayeur».
La premiazione delle squadre – ogni capitano oltre ai premi tradizionali e degli sponsor ha ricevuto un’opera pittorica a tema Polo dell’artista Leon – è scivolata via tra abbracci, sorrisi e il trofeo ai vincitori. Soddisfatto e anche oltre, il sindaco di Courmayeur Roberto Rota. «È stato un successo vero, tangibile. Oggi c’è il pieno di turisti ma i primi giorni c’erano soprattutto i cittadini di Courmayeur che hanno risposto con grande entusiasmo, questo vuol dire che la scelta è stata quella giusta e sono molto felice del successo di questa prima edizione. La Polomania a Courmayeur? – sorride il sindaco – il bel tempo ci ha aiutato e non vediamo l’ora di fare la seconda edizione!».
Perillo: una passione che vale più di ogni considerazione
Accanto al sindaco ecco il segretario generale della FISE Simone Perillo, mentre alle sue spalle si staglia il sogno dei cinque cerchi olimpici: «Con la città di Courmayeur e le istituzioni si è creato un feeling straordinario, naturale. Il Polo sulla neve si conferma altamente spettacolare, con una prospettiva futura che potrebbe essere addirittura esaltante. In che modo? Posso dirvi che la domanda che mi sono sentito porre di più in questi giorni è stata: “Il Polo diventerà sport olimpico?”. Io credo che la passione della gente per questo spettacolo di sport, uomini e cavalli, valga più di ogni altra considerazione».
Raggianti gli organizzatori Adriano Motta e Pato Rattagan, quest’ultimo anche giocatore di livello, di The Chukker Company: «Abbiamo lavorato con grande energia e sintonia a questo evento, con gli sponsor, le istituzioni cittadine e federali. Il modo in cui si è accesa la passione in questi giorni di Italia Polo Challenge è la soddisfazione più grande”. In perfetta sintonia anche Alessandro Giachetti del Dipartimento Polo FISE: “La cosa che rende più orgogliosi è il modo in cui la Federazione crede nel Polo e lo sostiene. E non è un caso che il movimento stia crescendo costantemente, anche a livello giovanile».