Bologna, 16 gennaio 2025 – Nel giorno in cui l’Italia Polo Challenge (IPC) apre ufficialmente la quattro giorni di gara a Courmayeur – da oggi a venerdì le gare di qualificazione, sabato le finali – il tempo sembra essersi fermato all’ombra dell’immensità del Monte Bianco. La montagna e i picchi innevati fanno quest’effetto, ma le tracce del tempo che scorre e va veloce sono ben visibili nel calendario internazionale del Polo, sport che sta crescendo rapidamente nel mondo e anche qui da noi, in Italia. E si tingono d’azzurro, in attesa del Mondiale Femminile che si disputerà qui in Italia il prossimo giugno. Sarà per la presenza di Therence Cusmano, giocatore che ha fatto la storia della nostra Nazionale e campione d’Europa 2021 a Sotogrande, in Spagna.
Cusmano, in campo con la maglia bianca del team Courmayeur, è carico: «Courmayeur è magnifica e il colpo d’occhio è pazzesco ovunque, Giocare qui è bellissimo e già con la sfilata a cavallo per le vie di questa gemma aostana ci siamo resi conto di aver acceso passione e curiosità». Altro campione d’Europa 2021 con la maglia azzurra è Francisco MacLoughlin, anche lui in campo con la maglia bianca dei padroni di casa: «Il Polo è una passione incredibile e ci piace l’idea di trasmetterla. Sono sicuro che in questi quattro giorni chi verrà a vederci si divertirà e si appassionerà al nostro sport e magari qualche giovane inizierà a giocare a Polo!».
Le parole di McLoughlin riflettono un movimento in grande crescita che si specchia in un’Italia del Polo tra le ‘Fab Five’ d’Europa, per peso tecnico e numero di praticanti. Un risultato figlio del lavoro della FISE, la Federazione Italiana Sport Equestri – affiancata da realtà come il circuito di Italia Polo Challenge di The Chukker Company, di Adriano Motta e Patricio Rattagan -.
E allora, se l’Inghilterra domina in Europa, dopo Spagna, Francia e Germania ci siamo noi, in virtù di un numero di tesserati ‘senior’ FISE che negli ultimi anni è quasi triplicato: dai circa 100 praticanti si è passati a sfiorare le 300 unità, un numero considerevole, stando ai dati della metà del 2024 e, pare, in aggiornamento con un trend di crescita. E non solo. A questi, ne vanno aggiunti altri 250 della ‘cantera’ del polo italiano: ragazze e ragazzi che in sella ai pony rappresentano il futuro e il serbatoio della Nazionale per dare continuità ai risultati delle ultime stagioni. Così come stanno portando effetti benefici i progetti e gli investimenti della FISE sul polo pony in un quadro organizzativo multidimensionale che la stessa Federazione promuove ormai da diversi anni. D’altra parte, anche a livello agonistico siamo nella Top Five Mondiale della disciplina.
Le rappresentative azzurre di Polo negli ultimi anni hanno centrato grandi risultati. Dietro l’Inghilterra, che l’Europeo lo ha vinto sei volte, nell’albo d’oro degli Europei ‘misto’ ci sono gli Azzurri con tre titoli (2005 ad Amsterdam, 2018 in Toscana, a Villa a Sesta, e 2021 a Sotogrande, in Spagna). Nel femminile le cose vanno addirittura meglio, con l’Italia che ha vinto due dei quattro Europei disputati, nel 2017 a Chantilly (Francia) e nel 2021 al ‘La Mimosa Polo Club’ di Pogliano Milanese; negli altri due, le Azzurre sono state sconfitte in finale dalla Germania, nel 2018 a Villa a Sesta e nel 2023 a Punta Ala (Grosseto). E proprio da Punta Ala arriva la conferma di quanto l’Italia – dal circuito Italia Polo Challenge che ‘propaga’ la disciplina con la specialità dell’arena polo da Courmayeur a Porto Cervo, passando per il grande appuntamento di Piazza di Siena a Roma, all’interno del programma della ‘Wimbledon degli sport equestri’ – sia al centro del movimento con l’organizzazione di un Mondiale femminile, che andrà in scena alla fine di giugno proprio nel centro sportivo di Punta Ala, riportato all’antico splendore da Gaia Bulgari.