Bologna, 22 marzo 2023 – Prenderà il via il 24 marzo prossimo un photo-shooting tutto dedicato a Puglia e Basilicata, nato dalla collaborazione con una reporter d’eccezione, Marta Fusetti.
Un photo-shooting molto interessante tra masserie a vocazione allevatoriale a luoghi cult, super testimoni di patrimonio culturale variegato.
La Murgia è una terra arcaica. Sorprende sempre con i suoi paesaggi di pietra (il toponimo deriva dalla parola latina murex, che significa murice, roccia aguzza). I dolci pendii, i muretti a secco, i vigneti e gli ulivi a perdita d’occhio.
Il suo fiore all’occhiello è Altamura, famosa soprattutto per la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il pane fragrante cotto a legna. La chiamano la “Leonessa di Puglia”, per celebrare il coraggio degli altamurani durante la rivoluzione del 1799. Quando il popolo si scontrò valorosamente con l’esercito dei Borbone per affermare la propria libertà.
Da questa zona ricca di storia e miti, si estende dal Parco nazionale dell’Alta Murgia fino al Parco naturale regionale Terra delle Gravine, in provincia di Taranto.
Non meno interessante è uno dei più spettacolari paesaggi rupestri d’Italia che testimonia l’antico rapporto tra natura e uomo. Si trova in Basilicata, a Matera. A pochi chilometri di distanza dal confine con la Puglia.
Il Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, più semplicemente detto Parco della Murgia Materana, è caratterizzato da una roccia tenera costituita da profondi solchi che disegnano rupi, forre, grotte, gravine utilizzate dall’uomo che vi si è insediato sin dalla preistoria.
La Murgia dal cuore di pietra, così denominata per i fenomeni carsici delle due regioni che hanno creato paesaggi unici ricchi di testimonianze storiche e culturali, sarà la destinazione di questa iniziativa.
Un perché forte
Sempre a caccia di foto spettacolari, il tour fotografico immortalerà alcuni tra i più prestigiosi allevamenti CAITPR della Puglia.
L’hashtag di PassioneCaiTpr è ormai da anni #savethebiodiversity ed è proprio grazie a questo progetto culturale che si intende regalare un punto di vista diverso, intimamente connesso a tutte quelle attività di valorizzazione etica che solo gli allevatori più coscienziosi, i cosiddetti custodi di risorse genetiche, hanno adottato come policy aziendale.
But last not least, l’osservazione al pascolo dei numerosi cavalli sarà oggetto di rilevamento per il relativo programma di conservazione firmato da PASSIONECAITPR.
Individuare il profilo psico-attitudinale-caratteriale è il point of vue (pov) che sta già contribuendo a cambiare tutti i luoghi comuni legati alla razza.
Fin dai primi test sul campo tre anni fa, si è rivelato uno strumento fondamentale per tradurre l’elaborazione di dati dedicati, atti al raggiungimento della miglior equazione. Per soddisfare l’equilibrio tra la naturale inclinazione del cavallo e le specifiche esigenze di utilizzo.
Kalos Kai Agathos – Bello e Buono (V secolo a. C.)
Fonte: Ufficio Stampa PASSIONECAITPR