Bologna, 21 novembre 2021 – Futurity 2021, ultimo atto. La grande Finale Open dei puledri 3YO è giunta al termine ieri sera con il doppio centro di Mirko Midili, presenza costante degli ultimi anni nelle parti alte delle classifiche più ardue da conquistare.
Mirko mette così il punto a una stagione 2021 di soddisfazioni quasi catartiche, dove in sella a Maytheforcebewithyou ha conquistato l’Irha-Nrha Derby e il Maturity di Elementa, e con GD Peptos Olena Blue ha ottenuto prima il podio nel prestigioso Breeders Futurity Bit in Germania e poi, giusto la scorsa settimana, il dominio assoluto a Cremona nei Futurity open tra i cavalli di 4 anni. Il Futurity dei tre anni invece – per citare solo i tempi recenti – Midili lo aveva vinto nel 2019, insieme all’amico fraterno Łukasz Czechowicz. Proprio quel Łukasz che in questa kermesse cremonese 2021 era stato alla guida del best composite insieme a Csg Wisemanfear e che dalla finale è uscito con uno zero. Perché il reining è così: riguarda il talento e la tecnica, ma anche, e in buona parte, la fortuna.
Tre cavalli su tre in finale per il Mirko nazionale che, quarto e diciottesimo dopo le eliminatorie, vince in sella a Spark Made Whiz di Luga Quarter Horses a quota 223 e poi stacca se stesso di un punto e mezzo insieme a Frozen Natrashya (proprietario Angelucci QH).
Lontano, come suo costume, da facili trionfalismi, e sempre sincero nei propri giudizi tecnici, Mirko non ha problemi ad ammettere che questo strike gli arriva completamente inaspettato: «Proprio così, non me lo aspettavo assolutamente. Non perché non siano due buoni cavalli ma perché non li percepivo nella forma giusta. Per tutta la settimana li ho sentiti stanchi… Inoltre sapevo che c’erano cavalli molto più forti. Per esempio quello di Łukasz, che era due spanne sopra i miei. Ma Dio ha voluto così e ho vinto anche questa volta… Non lo so perché quest’anno io abbia vinto tutto, credo veramente che qualcuno lassù mi stai “seguendo”. Non è tutto merito mio».
Spark Made Whiz è uno stallone da Spark N Whiz – il cui proprietario Filippo Donadeo conquista così l’Irhba Best Stallion Award – per Mare Made, ed è stato allevato da Silvano Ronzullo che quindi si aggiudica l’Irhba Best Breeder Award. «L’ho sempre reputato più un super cavallo da non pro che un vero soggetto da open», riflette Midili. «Invece stasera, alla fine, si è rivelato un cavallo che se vuole, può tirare fuori anche più di quello che ha. È molto serio, già a due anni sembrava un adulto. E poi è il fratello da parte di mamma di Black Panther, il mio “super nero” al quale devo tanto, che ha contribuito certamente a lanciarmi nel mondo del top reining. Me lo ricorda…».
Frozen Natrashya, il Reserve Champion, è invece uno stallone da Gunnatrashya e Frozen Tari allevato e tuttora proprietà di Angelucci. «Ha veramente molto talento ma va interpretato», spiega l’head trainer del Luga QH. «Ha bisogno di un cavaliere con tanto feeling e tanta esperienza. Questa sera è entrato per primo: credo che se invece fosse entrato verso la fine avrei potuto vincere con lui, perché “sentendo” la sua gara era forse anche superiore. L’importante, per me, è comunque che i proprietari siano contenti… per il resto, che posso dire… Abbiamo chiuso l’anno in bellezza!».
Il Futurity Open 3-year-olds Level 3 ha visto ai nastri di partenza 15 binomi e la forbice degli score utili ha avuto un range di 16 punti. Tra lo score del Champion e quello del Reserve ben 3 punti e mezzo. Ma dopo i numeri (…o forse anche prima), ci sono gli uomini e i loro cavalli. In questo caso, ci sono Giacomo Ronchi e Letters To Juliet.
Figlia di Master Snapper e San July Jo Magnetic, Letters To Juliet è una comproprietà di Ronchi e del Cuoghi QH, allevata dallo stesso Giacomo che racconta: «È stato un Futurity molto lungo e intenso, vissuto con una cavalla speciale. È figlia di una mia fattrice che considero altrettanto speciale, San July Jo Magnetic, con la quale nel 2012 ho vinto l’Irha Futurity Non Pro level 4, 3 e 1 e che ora è in allevamento da Roberto Cuoghi. Siamo partner nel programma allevatoriale che la coinvolge. Letter to Juliet è perciò sorella piena di Magnetic Master, con cui avevo vinto L’Open Futurity L2 nel 2019».
Giacomo si dice felice del risultato e di come la sua tre anni abbia affrontato la lunga trasferta. «Si è comportata molto bene. A parte un po’ di agitazione i primi due giorni poi è sempre stata superlativa. È una cavalla che ha molta qualità».
Ronchi è stato un cavaliere non pro di grande talento. Dal 2017, sebbene la sua prima occupazione sia la psicologia, ha deciso di passare allo status di open e dedicare maggior tempo alla sua passione, i cavalli, e al loro training. Divertito e impegnato. In entrambi i casi, molto… È così che Ronchi ha vissuto il ‘suo’ Futurity 2021. «È stato bello e di grande soddisfazione».
Guardando verso il futuro, la mente di Giacomo ritorna in allevamento, tra i suoi cavalli… «C’è a casa un due anni, fratello pieno di Letters To Juliet. Promette bene…». See you next year Mr Ronchi.
Riconferma piena tra go-rounds e finali per i Champions level 2 e 1, che proprio come era avvenuto nelle eliminatorie sono Francesco Barbagli con SQ Magnetic Dreamer, proprietà di Marco Martinelli, e Tommaso Beltramini che ha esibito Steppin To Amarillo di Riccardo Abati.
Barbagli era entusiasticamente sorpreso del suo risultato dopo i go-round, considerato che monta la bella femmina proprietà di Marco Martinelli e figlia di Chic Magnetic per DC Reyning Olena solo da un mese… Possiamo immaginare quale possa essere il suo stato d’animo dopo aver bissato in finale e messo in tasca, con uno score di 217,5, il titolo nel Level 2, quello di Reserve Champion Level 3 e il sesto posto level 4.
Una stagione meravigliosa, per l’odontoiatra e open rider toscano di stanza in Emilia nel proprio FB Reiners, che si chiude con una giornata da incorniciare. E così Francesco non riesce a celare la gioia. Che supera perfino la stanchezza la quale, inevitabilmente, ora sostituisce l’adrenalina di queste due settimane sotto le luci dello show-pen di Cremona 2021. «Che anno incredibile», dice. Credo di aver realizzato tutti i sogni possibili e immaginabili. Che anno…». Si riferisce, per esempio, al fatto di aver vinto lo scorso maggio, dopo anni di impegno, studio, gavetta, ricerca del giusto “incastro” di circostanze, il Futurity 3YO Open Level 3&2 in sella a Lil Jo Gunner, e questo pochi mesi dopo aver terminato ed essersi finalmente trasferito in una propria scuderia, costruita a “sua immagine e somiglianza”.
La storia tra Francesco e SQ Magnetic Dream è quella di un amore a prima vista. Sì, perché se in un tempo così breve, se si ottengono risultati di tale pregio, significa che c’è feeling… «In realtà grande merito va anche a Marco Martinelli, il suo proprietario, che l’ha montata tutto l’anno e ha fatto un gran bel lavoro», racconta. «A me è bastato ottimizzare tutto ciò che era stato fatto da lui in previsione di questo evento. E lei ha risposto alla grande. Di solito in questi casi si parla di un grande cuore no?…».
Nata da Chic Magnetic per DC Reyning Olena, SQ Magnetic Dreamer è stata allevata da Francesco Martinotti. «In una manifestazione tanto lunga, la cosa più complicata è ‘gestire’ le forze… Soprattutto se stiamo parlando di un cavallo di tre anni. Credo che abbia avuto una penalità nel primo rallenty di destra ma nel complesso l’ho sentita molto bene. Quindi anche questa piccola sbavatura ci sta. A un certo punto mi sono detto “corro, vado e mi diverto” ed è andata così. La cavalla è stata davvero super. È calata un po’ verso la fine del pattern ma non avrei potuto pretendere di più».
Nelle ultime fasi di preparazione per la finalissima, Francesco ha perfino potuto concedere a SQ Magnetic Dreamer un ‘day off’ per meglio amministrare le risorse… «L’ho montata ieri sera e ho sentito che era un po’ fresca. Però l’ho lasciata fare perché ero certo che quel po’ di esuberanza sarebbe stata compensata dalla stanchezza della gara. E così è stato. Un equilibrio perfetto proprio quasi fino alla fine».
Reserve Champion L2, a un punto e mezzo di differenza, è il tedesco Stephan Rohde con Xtra Doo Little, stallone figlio di Shiners Voodoo Dr e Wimpys Little Sinbar allevato negli Usa da Xtra QH e proprietà di Katharina Schwarz.
«Ora posso spingere il pedale dell’acceleratore per la finale», aveva detto Tommaso Beltramini commentando le prove dei due go-round in cui saggiamente aveva deciso di non mettere il suo compagno sotto pressione. E i punti in più effettivamente guadagnati fino a uno score di 215,5 hanno raggiunto lo scopo: «Questo è un “cavallino” che ha un cuore enorme. Ha solo dieci mesi di addestramento ed è sempre stato bravo, bravo, bravo. Ho percepito subito che aveva la “marcia” giusta, fin dalla prima gara dove, sebbene non ci siamo capiti su un cambio, tuttavia sono uscito pensando tra me e me: “Che bello!”. Da tanto tempo non avevo un cavallo così: vittoria a parte mi ha ridato fiducia, mi ha aiutato a tirare fuori la grinta».
La doppia settimana della “All Futurity” è stata davvero intensa e dura, racconta Tommaso, che dal novembre 2020 è in forze all’allevamento di Riccardo Abati, allevatore e proprietario del campione. «I cavalli sono qui da tanto tempo e hanno fatto fatica. Ma Steppin ha dalla sua che è sempre pronto, sempre generoso, sempre deciso a darti tutto. Non ho avuto nessun problema a prepararlo, era solo un po’ stanco. Ho sempre detto che era un cavallo speciale, equilibrato e onesto dentro e fuori l’arena, e questa sera lo ha dimostrato». Steppin To Amarillo è uno stallone da Steppin On Sparks per Frosted Wimped Cream. Per uno strano gioco del destino, fu proprio in sella alla sua mamma che Beltramini vinse il suo primo “Bronzetto” Nrha, come lui stesso ha raccontato alla fine del secondo go-round: «Ho anche conosciuto il padre mentre lavoravo negli States per Jordan Larson, e quando incontrai questo due anni ancora piuttosto verde nella scuderia di Riccardo ne fui subito colpito».
Fabio Russo, il talentuoso assistente di Perluigi Chioldo, fa pari con se stesso sul secondo gradino del podio per questo livello dell’Irha/Irhba/Nrha Futurity 3 year-olds 2021. È infatti Co-Reserve Champion insieme a due diverse “Sparkya”, entrambe femmine e ovviamente entrambe figlie di Arc Gunna Sparkya, lo stallone di casa Rabboni, scuderia dove Fabio opera: Piccola Sparkya (la mamma è Spanish Little Nina) di Nicola Azzarone e Golden Sparkya appartenente al Rabboni Reining Horses e la cui madre è Cadillac Dun It.
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Fonte: Italian Futurity press office by Horsesense