Bologna, 14 gennaio 2024 – Nico Sicuro ha 27 anni e il suo nome ormai è conosciuto in tutto il mondo del reining. Nonostante la sua giovane età, Nico ha dimostrato in più di un’ occasione la sua voglia di mettersi in gioco e crescere in questo sport, che per lui è una passione fin da quando era bambino.
Si può dire che abbia iniziato a montare a cavallo prima ancora di imparare a camminare. Tutto questo grazie a nonno Donato, che lo ha avvicinato ai cavalli da piccolo grazie all’attività di famiglia in campagna. Da quel momento è scattato qualcosa in Nico, fin dal primo istante ha sentito che quella sarebbe stata la sua strada, che quella passione sarebbe diventata la sua vita, e così è stato.
Ma scopriamo quali sono state le tappe che lo hanno portato a diventare Campione del Mondo di reining.
Da Lecce agli Stati Uniti: la strada che lo ha portato al successo
Nico è originario di Galatina, in provincia di Lecce, e nonostante il successo raggiunto negli ultimi anni, è rimasto molto legato alle sue origini e ha deciso di continuare a lavorare nella sua terra di nascita. Infatti, Quarter Dream, l’allevamento in cui lavora come trainer e dove si allena per le competizioni internazionali, si trova proprio ad Ostuni.
Le prime gare e il sogno nel cassetto
Nico ha cominciato a gareggiare all’età di 15 anni in competizioni regionali, allenato da Massimiliano Malagnino, una figura storica nel mondo del reining.
Nel suo percorso agonistico Nico Sicuro è sempre stato incoraggiato da nonno Donato e dal resto della sua famiglia, che però lo hanno anche tenuto con i piedi per terra: nonostante fosse chiaro a tutti che il futuro di questa giovane stella del reining sarebbe stato a cavallo, hanno insistito affinché si concentrasse sugli studi e si diplomasse al Liceo Scientifico di Martano.
Ma poi Nico ha fatto la sua scelta, e ha dedicato tutta la sua vita allo sport che ama. L’obiettivo era uno solo per lui: diventare un trainer professionista. E dal 2017 possiamo dire che ha cominciato il vero e proprio percorso, che lo avrebbe portato a conquistare le arene di tutto il mondo.
L’inizio della sua carriera
L’umiltà è uno dei valori fondamentali di questo campione. Nico ha sempre saputo che per migliorare davvero, bisognava prendere esempio dai più grandi, da quei trainer che già avevano scritto un pezzetto di storia del reining. Perciò decise di apprendere il più possibile da uomini di cavalli come: Giovanni Masi e Davide Brighenti. Professionisti che hanno contribuito a renderlo il trainer di successo che è oggi, e a cui Nico dimostra di essere tutt’ora debitore.
Alla fine del 2018, con già parecchia esperienza alle spalle, vola negli Stati Uniti dalla leggenda del reining Andrea Fappani, dimostrando ancora una volta, la sua voglia di mettersi in gioco e imparare dai migliori.
Nel 2019 comincia la sua avventura da Quarter Dream, dove ha l’occasione di montare i cavalli che cambieranno per sempre la sua vita e con cui raggiungerà risultati incredibili: Sugar Little Step e Colonel Dancing Gun. Lo stesso Nico ha dichiarato che senza questi due compagni, nulla di ciò che ha raggiunto sarebbe stato possibile, dimostrando ancora una volta che non basta essere grandi campioni per vincere, c’è bisogno di creare un grande binomio.
E Nico questo lo sa bene, e con l’umiltà e la gentilezza che lo contraddistinguono, ammette che non sarebbe dove si trova ora senza i cavalli che lo hanno fatto crescere di più.
Le prime gare importanti fino al titolo di campione del mondo
Per riportare tutti i risultati di gara di Nico non basterebbe un articolo; perciò, elenchiamo quelle che sono state le vittorie più decisive per la sua carriera, fino al raggiungimento del titolo mondiale.
- Nico ha rappresentato l’Italia agli europei in sella a Dualin Surprise, lo stesso cavallo che lo ha portato a vincere il campionato italiano Limited Open nel 2016.
- Ha vinto il Futurity Level 1 e 2, la competizione più importante nel mondo del reining, fino ad aggiudicarsi un secondo posto nel Mondiale di reining disputato in Svizzera nel 2017.
- Poi ancora la vittoria del Derby IRHA e del Derby Europeo in sella al suo amato stallone Sugar Little Step, di proprietà di Quarter Dream.
- Per concludere in bellezza l’anno, Nico, lo scorso novembre ha anche portato a casa la vittoria del Futurity 2023 con Gunner Be Step.
Ecco l’immagine di Nico che abbraccia la sua ragazza Sofia Talamonti alla fine della gara, anche lei appassionata di cavalli e sempre pronta a sostenerlo in ogni tappa del suo percorso.
Insomma, giovane età ma grandi traguardi. E siamo sicuri che per Nico questo sia solo l’inizio di una carriera che lo porterà ancora più lontano. Speriamo però che non fugga anche lui negli Stati Uniti, e continui a farci sognare nelle arene italiane.
WORLD REINING CHAMPIONSHIP 2023
Se c’è un cavallo che Nico nomina ancora con gli occhi che luccicano, si tratta di Colonels Dancing Gun, il fedele compagno che lo ha portato alla sua vittoria più importante, una vittoria che rimarrà nella storia: la medaglia d’oro nel Campionato del Mondo Individuale nella categoria Open, con un punteggio di 228.5.
128 atleti di 14 nazioni diverse si sono sfidati in una battaglia all’ultimo sliding stop a Ginevra, lo scorso luglio, per portarsi a casa la medaglia d’oro. Ma è stato Nico a guadagnarsi la categoria Open.
Nico è uscito dall’arena con le mani tremanti e con la consapevolezza di avercela fatta, di aver coronato un sogno. Ecco le sue parole subito dopo la vittoria:
“Si è avverato un sogno. Grazie a tutto il team Italy per avermi spinto così forte nel credere in questo traguardo”
Nico ha voluto ringraziare tutta la squadra tricolore, che ha condiviso con lui l’esperienza del mondiale, dimostrando ancora una volta la sua umiltà e i suoi valori.
Spesso nell’equitazione, come in molti altri sport, la giovane età viene vista come un ostacolo più che come un vantaggio: si pensa che gli atleti più giovani abbiano meno esperienza e molto da imparare, e da un lato questo è vero. Eppure, non conta l’età quando ogni giorno si crede in un sogno con determinazione, passione e impegno e Nico ce lo ha dimostrato.
Come ripete spesso questa giovane stella del reining: If you can dream it, you can do it. E la sua storia ne è decisamente un esempio.